Un uomo di Scalea è stato condannato dal Tribunale Monocratico di Paola nella persona della dott.ssa D’Acunzo per aver maltrattato e cagionato lesioni personali alla propria compagna.Nel corso del processo penale che ha tenuto banco nei mesi scorsi, caratterizzato da un’istruttoria abbastanza impegnativa ed accesa, si sono costituite parte civile la donna vittima dei reati assistita dall’avvocato Teresa Sposato e lo sportello antiviolenza “La Ginestra”, rappresentata e difesa dall’Avv. Fabio Spinelli, con sede principale a Diamante di Cirella, impegnato da anni nella tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.Durante le udienze, sono state presentate prove schiaccianti che hanno confermato il coinvolgimento dell’imputato in atti di violenza e maltrattamenti nei confronti della vittima. La sentenza del tribunale ha quindi stabilito una pena di 5 anni di reclusione e ha dichiarato l’imputato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e legalmente per la durata della pena condannandolo “al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile Associazione “La Ginestra” Sportello Antiviolenza, che liquida in euro 2.000,00, oltre spese di costituzione e rappresentanza sostenute dalla stessa…”, ed “al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile …, che liquida in euro 10.000,00”, un provvedimento che testimonia l’impegno del sistema giudiziario nella lotta contro la violenza domestica e nel garantire giustizia alle vittime.Raggiunta per un commento, l’Avv. Teresa Sposato, anche nella qualità di Presidente di “La Ginestra”, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti della sentenza emessa dal tribunale, che riconosce l’importanza del nostro lavoro nella tutela delle vittime di violenza. Continueremo a impegnarci per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste problematiche e per offrire supporto a chiunque ne abbia bisogno. Questa decisione è un importante segnale di riconoscimento per le organizzazioni e gli enti che, come “La Ginestra” si dedicano alla prevenzione e all’assistenza alle vittime di violenza, dimostrando l’importanza del loro ruolo nella ricerca di giustizia. Dunque, con questa sentenza di condanna non ha vinto soltanto la parte civile ma tutte le donne vittime di violenza e “La Ginestra” che da anni accompagna le donne lungo la strada della libertà e della giustizia”