Contrada San Filippo si è recentemente dotata di un defibrillatore, segno di civiltà e di un minimo di sicurezza, ma non riesce ancora a risolvere l’ormai atavica e puntuale mancanza di acqua potabile.Che, a partire da questo mese e dal fatidico periodo della piantagione dei tipici prodotti dell’orto fino a ottobre, viene sistematicamente “rubata” attraverso attacchi abusivi». Ad affermarlo è Luca Chiavazzo, presidente dell’associazione “In Cammino” ed ex consigliere comunale, in riferimento alla ormai consueta carenza idrica che si verifica già da maggio nelle zone rurali e, in particolare, a San Filippo, la contrada più grande della cittadina. Nelle stesse zone, inoltre, viene sistematicamente messa in atto una turnazione che non soddisfa le reali esigenze dei cittadini, che va, appunto, ad aggiungersi, aggravando la situazione, alla mancanza di controlli sull’acqua usata per irrigare gli orti.