Fonte: Gazzetta del sud.

Caccia a G.S.. Proseguono su tutto il territorio le ricerche del fuggitivo. Il 35enne ha fiutato il blitz e si è sottratto alla cattura. Non è la prima volta. Analogamente nel 2016 era sfuggito all’arresto per poi consegnarsi alla giustizia di sua spontanea iniziativa. Assieme a lui c’è anche un altro componente della banda: G.F.. I due sono al momento uccel di bosco. G.S. è figlio di L., 74 anni, già condannato per associazione mafiosa e narcotraffico, il braccio destro dell’allora boss Franco Muto. Secondo il collaboratore di giustizia L.I. nel 2012 nel carcere di Catanzaro Siano è stato officiato del rango di sgarrista. Poi sono seguite altre due cariche. Ma mentre il padre era un fedelissimo di Franco Muto il figlio finì inizialmente in contrasto con Luigi Muto anche se poi sempre secondo i pentiti ci sarebbe stata una rappacificazione. Con i pezzi da novanta della criminalità cetrarese alla sbarra G.S. avrebbe assunto negli ultimi anni la guida operativa del gruppo. Gestiva direttamente estorsioni, spacci di droga e intimidazioni. Un’eredità che si è tramandata da padre in figlio e che quindi è proseguita in famiglia. Nell’ultima ordinanza della Dda emergono non solo le intimidazioni alla sanità ma anche gli incendi alle abitazioni private.

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