INAUGURAZIONE CASA DI CURA E CENTRO ODONTOIATRICO ALL' ISTITUTO PALAZZOLO FONDAZIONE DON GNOCCHI VIA PALAZZOLO ANZIANI OSPEDALE OSPIZIO MEDICO DI SPALLE INTERNI (Letizia Mantero, MILANO - 2005-02-28) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

La mancanza di medici colpisce anche il 118 di Cosenza
Siamo in estate: alla chiusura dei Pronti Soccorso o nella migliore delle ipotesi ad un loro ridimensionamento con pochi servizi, si aggiunge la probabile chiusura di alcune postazioni dell’emergenza-urgenza per mancanza di medici.

Nella postazione di Praia a Mare c’è un solo medico a garantire il servizio a fronte dei sei previsti per ogni postazione. A Cassano allo Ionio in tre a fronteggiare il numero di richieste nel periodo di massima affluenza. In alcune postazioni il numero di medici rimane al di sotto degli standard previsti per assicurare le richieste di soccorso.

C’è da aggiungere che dalle zone periferiche della nostra provincia c’è un uso massiccio del servizio 118 per i cosiddetti trasferimenti secondari dagli Spoke all’Hub di Cosenza, che normalmente avviene con personale in regime di reperibilità. La carenza di medici comporta l’assenza di personale in reperibilità ricorrendo in mancanza all’utilizzo delle postazioni di emergenza con la conseguenza di lasciare per molto tempo interi territori scoperti.

Una condizione che nei prossimi mesi potrà generare possibili disservizi.
Senza un provvedimento di urgenza, la grave carenza di medici del 118 porterà la sanità della nostra provincia sull’orlo del baratro.
Turni massacranti dei medici in servizio, demedicalizzazione delle ambulanze e chiusura dei punti di primo intervento avranno come conseguenza il sovraffollamento dei Pronto Soccorso soprattutto per quei codici di minore gravità.

Molti dei medici che lavorano nel servizio 118 sono a tempo determinato (precari) a cui viene di volta in volta prolungato il contratto. Gli stessi ormai da diversi anni lavorano sulle ambulanze aspettando un provvedimento che trasformi il loro contratto in tempo indeterminato che garantirebbe il loro permanere nel 118. Non a caso molti di quelli che abbandonano sono proprio i precari aumentando i vuoti di organico che si registrano.
In tutto questo manca una visione di programmazione da parte dell’attuale dirigenza dell’Asp che in attesa di un intervento salvifico del Decreto Calabria rimane in silenzio senza trovare uno straccio di soluzione.

Lettera firmata