A proposito della tutela delle grotte marine dagli scarichi dei motori, e della tutela dei fondali e delle scogliere e cioè degli habitat che con l’ introduzione dei Siti di Interesse Comunitario , ora designati Zone Speciale di Conservazione si intendono proteggere, Italia Nostra rende pubblica la lettera inviata al Comune di Praia a Mare il 23 maggio 2019 con la quale si sollecitava l’approvazione di quelle misure di tutela e conservazione che questa Amministrazione, secondo le disposizioni della Regione Calabria, avrebbe dovuto porre in essere già da molto tempo, avendone la competenza.

A distanza di un mese nessun atto, nessun provvedimento pare il comune di Praia a Mare abbia assunto, né si è ricevuto, come al solito, risposta.
Ci domandiamo: A cosa servono tali misure di salvaguardia e conservazione approvate dalla Regione Calabria e dal Ministero dell’Ambiente per tali meravigliosi siti se poi un comune decide di non attuarle e farle rispettare?
Ha senso, ad esempio che la Regione Calabria deliberi che costituisce minaccia per le grotte marine il transito dei natanti, quando poi chi ha la competenza, secondo la Regione, ad eliminare tale minaccia regolamentando l’accesso nelle grotte, finora, non ci risulti che lo abbia fatto e questa e le altre misure rimangano lettera morta?
Per inciso tali misure sono il frutto di studi e di ricerche di esperti, di conoscitori delle materie ambientali, studi che hanno avuto anche un costo per la collettività. E che facciamo, allora, le respingiamo perché non sono di nostro gradimento?
Certo è che in questa Italia pare che ogni paese sia una repubblica indipendente.
Non ce ne staremo a scrivere solo lettere di cortesia.


Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino

(La foto è di una barca di un operatore responsabile che manovra a remi all’interno della Grotta Azzurra, come tutti, ma proprio tutti, dovrebbero fare.)