Nella mattinata odierna, i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, con la collaborazione del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata e del comando provinciale di Roma, stanno dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci soggetti, italiani e colombiani, accusati a vario titolo di aver promosso, organizzato e realizzato un intenso traffico di sostanze stupefacenti dal Sudamerica.

Cocaina dalla Colombia

Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Dda. della Procura della Repubblica di Roma, sono state sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria Catanzaro all’esito della collaborazione con l’Agenzia Antidroga Americana (Dea): le stesse hanno permesso di accertare l’operatività di alcuni trafficanti colombiani che rifornivano di cocaina organizzazioni criminali operanti in Calabria, Lazio e Veneto. Particolarmente attivo risultava un gruppo criminale operativo nella Capitale, il quale attraverso contatti diretti con i fornitori colombiani ha realizzato diverse importazioni di stupefacente, utilizzando i più disparati metodi di spedizione e occultamento.

Allestito un laboratorio per la trasformazione della cocaina

Le Fiamme Gialle del Gico – Sezione Goa di Catanzaro hanno accertato, in particolare, l’impiego da parte dell’organizzazione sia del mezzo aereo, con l’ausilio di corrieri (anche ovulatori) nonché l’utilizzo di voli charter e del vettore navale, pianificando di nascondere lo stupefacente nei motori dei container frigo. L’attività captativa consentiva, tra l’altro, in occasione dell’arresto di un ovulatore presso lo scalo aeroportuale di Fiumicino, di accertare come gli indagati avessero allestito un laboratorio per la trasformazione della cocaina (da liquida a solida), facendo appositamente trasferire in Italia un “chimico” colombiano che avrebbe curato tale attività, avendo l’organizzazione pianificato successive e ingenti importazioni di stupefacente.

Nell’ambito dell’operazione odierna condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro con la collaborazione di Scico (anche attraverso il supporto tecnico per la ricerca di beni o materiali occultati), nonché del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Roma, la cornice di sicurezza è stata garantita dai Baschi Verdi del Gruppo P.I. Roma nonché sono state impiegate unità cinofile antidroga del predetto Reparto e un cash dog del Gruppo Fiumicino. Il provvedimento cautelare è stato disposto dal giudice sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, pertanto, in attesa della definitività del giudizio, sussiste la presunzione di innocenza degli indagati.