Paola – Procura della repubblica – 23 Giugno 2020
Caporalato ad Amantea, lavoratori bengalesi irregolare costretti a turni di 26 ore e pagati con Euro 1,5 l’ora: arrestati sette dei responsabile.
Le vittime uomini di età compresa tra i venti ed i 50 “schiavizzati “da un caporalato che obbligavano i malcapitati a svolgeva lavoro di carico e scarico di cassette di frutta custodite in un deposito di Amantea e destinate ai mercati locale. “Una situazione di sfruttamento quella di un gruppo di bengalesi, irregolari, in cui questa povera gente – ha commentato il procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni che ha coordinato l’inchiesta insieme con il pm Mariagrazia Elia. I bengalesi, arrivati in Italia attraverso mille peripezie ed un viaggio interminabile, venivano gestiti da “caporali” che erano loro connazionali.

Queste persone erono assoggettati a svolgere turni fino di 26 ore e pagati a 1,5 euro l’ora. Sarebbero state queste le condizioni di lavoro di alcuni lavoratori del Bangladesh impiegati in una azienda agricola di Amantea (in provincia di Cosenza).

I nomi degli indagati: Gennaro Suriano; Francesco Suriano, Rocco Suriano, Saverio Suriano, Roberto Suriano, Anouar Hossain Mizan, Das Kakon.

Il commissariato di Pubblica Sicurezza di Paola, diretto dal V.Q Giuseppe Zanfini, ha messo fine allo sfruttamento dei lavoratori stranieri costretti a vivere anche in dieci in mini appartamenti di 70 metri quadrati, con bagni inefficienti, done le indagine hanno, portato all’arresto di cinque imprenditori e altre due persone, posti ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Procura di Paola, con il Sequestro anche di un’azienda agricola di Amantea di cui i cinque imprenditori sono soci.

Nel blitz da parte del personale della Polizia di Stato contro il caporalato è emerso come i lavoratori fossero costretti a mangiare a terra, a differenza degli italiani ai quali era consentito utilizzare un tavolo, e sottoposti condizioni disumane oltre che a minacce e insulti.

L’indagine è nata dalla denuncia di un lavoratore, stanco delle condizioni disumane alle quali era costretto. Gli indagati sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cittadini stranieri. I due stranieri svolgevano un ruolo di intermediazione, riscuotevano il denaro e rivestivano una posizione di privilegio all’interno dell’azienda.