“Dopo un anno siamo al punto di partenza e le strutture ospedaliere restano chiuse”. Lo afferma il Vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta, On. Graziano Di Natale, in un post facebook che così prosegue: “Dopo oltre un anno la Calabria continua ad essere l’ultima per offerta sanitaria. Gli ospedali continuano a rimanere chiusi, le terapie intensive quasi oltre la soglia ed il personale medico non basta per fronteggiare l’emergenza”. Il Consigliere regionale di opposizione, sin dall’inizio della pandemia, si è battuto per la riapertura degli ospedali chiusi in Calabria, con interventi spesso tesi a smuovere l’immobilismo dei commissari, e della regione Calabria. L’impegno di Graziano Di Natale, spesso decisivo nonostante l’assenza di incarichi di governo, ha permesso comunque l’apertura del reparto di Terapia Intensiva all’ospedale di Paola, e quella del reparto Covid all’ospedale di Rogliano. “Mi chiedo -si interroga con rammarico l’avvocato- perché a nessuno interessa parlare di questo??”. Ed ancora: “Rischiamo nuovamente la zona gialla per incapacità di chi ha il compito di gestire il sistema sanitario in Calabria. Io provo un sentimento misto tra rabbia e vergogna. Non possiamo e non dobbiamo lasciare che la nostra terra sia trattata così”. Ad avallare questa tesi con un intervento molto critico, anche la candidata alla presidenza del centrosinistra, Dott.ssa Amalia Bruni. Queste le sue dichiarazioni: ” È una situazione che rischia di tornare drammatica. Drammatica. I dati Covid di questi giorni ce lo stanno dicendo chiaro: i casi stanno aumentando in tutta la Calabria. E non di poco. Eppure, nonostante questo, i posti letto continuano a diminuire, così come il personale. Un paradosso a tratti surreale e certamente grottesco. Sempre targato Regione Calabria, quindi Spirlì-Occhiuto. Prima hanno gestito – scusate ma va detto – con i piedi l’emergenza incendi, arrivando a chiedere con un mostruoso ritardo lo stato d’emergenza. Ora non stanno facendo niente per l’incalzare dell’altra emergenza, quella pandemica. Così non si governa una regione. Così non si governa niente, a dire il vero. L’incapacità manifesta di queste persone produce danni su tutta la cittadinanza. Ci va messo un punto e va voltata pagina”.