Riceviamo e Pubblichiamo il comunicato stampa dei gruppi consiliari “Il Futuro che vogliamo” e “Fuscaldo è noi”

“Non ci siamo mai occupati di commentare questioni giudiziarie riguardanti i maggiorenti dell’Amministrazione a guida Ramundo: non rientra nelle nostre prerogative e nei nostri pensieri poiché ci interessano le questioni politiche e la risoluzione dei problemi della collettività. Inizia così il commento dei due gruppi consiliari di minoranza Il futuro che vogliamo e Fuscaldo è noi.
Se le questioni giudiziarie sono più di una e non riguardano sfere personali del singolo, ma lo coinvolgono nell’esercizio delle sue funzioni di amministratore pubblico, allora una riflessione bisogna porsela. Non una sentenza di piazza, ma una riflessione profonda è d’obbligo.
Cosa hanno procurato nella gestione dell’Ente comunale queste infinite e per niente concluse vicende giudiziarie?
Come mai da diverso tempo si assiste a continue incursioni presso la Casa comunale da parte dei Carabinieri, degli uomini della Procura e della Guardia di Finanza?


Perché ben nove parlamentari della Repubblica italiana hanno chiesto al Ministro dell’Interno di “promuovere d’urgenza l’accesso presso il Comune di Fuscaldo ex art. 143 TUEL”?
È davvero corretto attribuire le colpe di ritardi, malfunzionamenti e mancati interventi sul territorio, tesi a garantire i servizi primari, alla “inciviltà” della popolazione, denunciata dal Sindaco, o alla pesante burocrazia ed alla “inefficienza” degli Uffici? Persiste purtroppo un pessimo “sistema Fuscaldo”.


La minoranza oppositiva a questo gioco dello scaricabarile non ci sta!
Chiede se quanto sta accadendo da più tempo non abbia contribuito ad instaurare anche nei dipendenti comunali un clima di ansia e di timore. Incomprensibili lungaggini amministrative, aziende private che non partecipano ai Bandi di Gara publicati dagli Uffici, isolamento politico del nostro Comune rispetto a sane realtà in crescita di altri paesi limitrofi…
Questa è la triste storia della Fuscaldo odierna. Adesso tutti concentrati sui giorni delle “Alici in Festival”, … poi si invocherà l’innocente Santo patrono per una improbabile “protezione” rispetto a tutte le maldicenze e alle interminabili vicende giudiziarie degli attuali governanti!”