“Il Sindaco di Cetraro e la sua maggioranza, nella seduta del Consiglio comunale del 10 settembre 2021, approvarono tre successive Deliberazioni che, per l’acclarata irregolarità del contenuto e la loro reciproca contraddittorietà, non è un reato ritenerle solo carta-straccia. La prima riguarda il riconoscimento di Debiti Fuori Bilancio, per una somma di 360 mila Euro circa, che si era già meritata il parere negativo del Revisore dei Conti per gli elementi di certa illegittimità riscontrati. I suoi effetti avrebbero prodotto il reato di :“violazione della par condicio creditorum”. E’ superfluo dire che, nella posta relativa nel Bilancio di Previsione 2021-2023, non compariva alcuna somma equivalente al debito che veniva riconosciuto. Dichiarata immediatamente eseguibile. La seconda riguarda l’”Approvazione del Bilancio di Previsione 2021-2023”. Nel corpo della Deliberazione, logicamente, si dava atto del raggiungimento degli Equilibri di bilancio. Nella Nota Integrativa della Giunta, annessa all’Atto consiliare per come previsto dalla Legge, non si evidenziava alcuna “Pronuncia” della Sezione Regionale della Corte dei Conti, trasmessa all’Ente, riguardante le sue condizioni di deficienza strutturale irreversibile e dell’impossibilità di poter far fronte al pagamento dei debiti con risorse interne. Detta “Pronuncia”, è ritenuta necessaria dal Legislatore per poter ricorrere alle procedure del “Riequilibrio Finanziario Pluriennale” del Bilancio. Ancora di più, nella stessa Nota allegata al Bilancio, la Giunta sottolineava la non necessità di ricorrere a manovre correttive, almeno nel breve, per raggiungere l’Equilibrio. Rilevata, come dice la Legge, dai risultati contabili del penultimo Conto Consuntivo approvato. Ossia, quello del 2019. Inutile ribadire che, anche in questo caso, si approvava una Deliberazione così importante con il Parere ultra-negativo dell’Organo di Revisione Interno, il quale accertava, tra l’altro, la totale irrilevanza delle somme postate nella Spesa per il pagamento di debiti e passività potenziali. Dichiarata immediatamente eseguibile. La terza Deliberazione approvata fu il “Ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’art. 243-bis del D.Lgs 267/2000”. ( Alias pre-dissesto). Ma di cosa stiamo parlando, caro P.D. e altre forze politiche annesse, sedicenti tutori delle classi lavoratrici e ceti popolari, nemici giurati delle tasse e delle imposte? Si approva un Bilancio di Previsione perché ritenuto legittimamente redatto e, un attimo dopo, si dichiara l’Ente in stato di Pre-dissesto? In tal modo si governano i Conti di un Comune? Siamo Giuseppe Aieta, e tutti i componenti delle minoranze! Confidiamo totalmente nella loro saggezza, nelle loro competenze, negli alti valori morali. Nel loro passionale amore per la nostra città. Ideali, che non svenderanno mai alle logiche degli esclusivi interessi di partito e all’imposto sostegno politico all’ibridismo mercatale e al singolo carrierismo, a prescindere. Ci è “tristemente” piacevole, infine, lasciare al Sindaco, ai suoi assessori e consiglieri, al PD e forze politiche annesse la titolarità impositiva di una gogna tributaria, che per i 10 anni previsti, finirà per ridurre a brandelli quel poco di economia e benessere sociale che ci sono ancora rimasti.” È quanto afferma il movimento politico Area Democratica di Cetraro, in una nota stampa.