Un gravissimo atto criminoso che getta un’ombra inquietante sulla nostra comunità.

Il ritrovamento di un ordigno, fortunatamente inesploso, nei pressi dello stabilimento Came, rappresenta solo l’ultimo degli innumerevoli eventi delittuosi che si stanno ripetendo con perfetta cadenza negli ultimi anni, creando un clima di insicurezza e preoccupazione nei cittadini e riportando la Città indietro di quarant’anni.

Solo nell’ultimo anno: un ferimento con arma da fuoco, un tentato omicidio, l’incendio di una imbarcazione nel porto turistico, colpi di pistola ai danni di attività economiche, la ripetuta manomissione delle telecamere di videosorveglianza, rapine alla banca ed alla posta.

Per non parlare dello spaccio della droga, dei tanti atti di delinquenza comune e di devianza giovanile, del disordine generalizzato che regna nelle vie e nelle piazze cittadine ormai in preda all’anarchia, dove la presenza delle istituzioni e degli apparati dello Stato sono praticamente inesistenti.

Rischiamo di essere ripetitivi quando, ancora una volta, affermiamo che siamo di fronte ad una Città allo sbando, in cui la crisi economica, la crescente povertà e la situazione di arretramento sociale stanno producendo una chiara inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. Nell’esprimere la nostra solidarietà nei confronti degli imprenditori oggetto del vile gesto di intimidazione e nel respingere con fermezza e determinazione il tentativo di condizionare la vita democratica della nostra comunità attraverso azioni criminali, ribadiamo che non sia più possibile continuare a fronteggiare la problematica dell’ordine pubblico mediante l’adozione di contromisure di carattere estemporaneo ed emergenziale, che vengono invocate solo in occasione dei fatti criminosi e terminano il giorno dopo.

È il caso che il Sindaco si faccia promotore di una azione forte che veda coinvolte le Istituzioni, le Agenzie Sociali, la Chiesa, le scuole, le associazioni e le forze politiche e sociali, per attivare un ragionamento approfondito che possa ricreare quel clima di “pressione sociale” sull’ordine pubblico che sia in grado, come avvenuto in passato, di far uscire la Città da questo stato di rassegnazione e di desolazione che ormai la pervade. Ovviamente deve prevalere l’orgoglio ed il senso di comunità dell’intera Città per invertire una preoccupante deriva che sta portando al degrado della vita sociale ed economica. È peraltro superfluo ribadire che è necessario attivare un’azione più forte da parte dello Stato che deve intervenire attraverso una maggiore presenza sul territorio (emblematico il caso della mancata apertura della nuova caserma dei carabinieri) e con attività investigative mirate che possano individuare i responsabili degli eventi delittuosi.

Documento delle Forze di Minoranza

AZIONE – FORZA ITALIA – ITALIA VIVA – PARTITO SOCIALISTA ITALIANO – PROGETTO SVILUPPO