Cetraro in Azione replica: Cesareo è smemorato.

«L’analisi politica nella quale si avventura l’ex vicesindaco Tommaso Cesareo, seppure apprezzabile per il tono mai offensivo che consigliamo di trasferire a qualche suo intimo alleato, é parziale oltreché smemorata. Ricordiamo che è vera l’affermazione secondo cui la larga convergenza era stata proposta da Cetraro in Azione sostenuta Immediatamente da forza Italia, ma Cesareo dimentica le cause di quella rottura rintracciabili tutte nell’atteggiamento per niente favorevole della Democrazia Cristiana che via via ha fatto sfilare dal tavolo più forze politiche riducendo quella grande idea ad una sorta di circolo ricreativo. Non solo! Quella idea non ricevette il gradimento di forze politiche tradizionali importanti. Dimentica Cesareo che oggi la sua lista è sostenuta anch’essa da rappresentanti della vecchia amministratore a cominciare dall’ex sindaco che egli stesso, giustamente, insieme alle minoranze, ha mandato a casa. Dimentica l’ex vicesindaco che non appena saltato il tavolo della larga convergenza il primo atto da lui compiuto insieme al suo partito è stato quello di cercare un’intesa ed un accordo proprio con quei rappresentanti politici – a cominciare dall’ex vice sindaca – per i quali ci accusa di trasformismo. Insomma, è la solita storia, se l’operazione politica la fa lui diventa “per il bene del paese“, se la fanno gli altri diventa trasformismo. Si contraddice sapendo di contraddirsi. Il giudizio, poi, sulle liste è sempre un giudizio politico e mai sulle persone. Riascolti, Cesareo, i comizi tenuti dalla lista che sostiene, a dire il vero mai dal candidato a sindaco Giovanni Del Trono, e giudichi se quelle sono valutazioni politiche oppure fango sulle persone. Le dichiarazioni di Cesareo, che non condividiamo ma che sono sempre tenute su un piano rigorosamente politico presentano solo una sgrammaticatura relativa a persone che non ci sono più di cui, siamo certi, farà ammenda. Per il resto noi di Cetraro in Azione continueremo a confrontarci solo sul piano politico-programmatico e, pur in presenza di provocazioni pesantemente offensive, adotteremo la preziosa, saggia ed antica massima secondo cui “quando il dibattito é finito, la calunnia diventa lo strumento del perdente”. È quanto rende noto il gruppo Cetraro in Azione che ha espresso la candidatura a sindaco di Giuseppe Aieta.

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