Si è svolto lo scorso 5 gennaio, alla presenza della garante provinciale Alessandra Carelli, il primo congresso della Sezione ANPI medio-basso Tirreno Cosentino “Francesco Bisardi”. I lavori sono stati aperti con la relazione del Reggente della Sezione Tonino Chiappetta. Numerosi gli interventi registrati e che hanno riguardato il percorso avviato dalla Sezione, le iniziative fatte e   quelle in cantiere, le prospettive future di impegno antifascista e il documento congressuale, approvato all’unanimità dagli iscritti. L’assemblea ha delegato per il congresso provinciale Aurelio Longo. Si è, quindi, proceduto all’elezione del Comitato di Sezione – che risulta composto da: Aloe Florinda, Argentino Andrea, Bisardi Lorenzo, Chiappetta Tonino, De Luca Roberto, Grimaldi Clizia, Longo Aurelio, Massari Giuseppina, Sdao Anna – e il Collegio dei revisori dei conti nelle persone di Pati Antonio, Guzzo Francesca e Perri Francesco. Il Comitato di Sezione si è poi riunito in data 7 gennaio per l’elezione del Presidente e degli altri organismi. Grande apprezzamento è stato espresso per i lavori congressuali e per la costituzione definitiva della Sezione ANPI di Amantea – quale esito di un lungo percorso iniziato nel 2018 con proficue interlocuzioni con la allora Presidente provinciale Iannuzzi – nonché per l’approvazione all’unanimità del documento congressuale nazionale da parte della locale sezione. Ringraziamenti sono stati espressi nei confronti della garante provinciale Alessandra Carelli. 

Il Comitato ha, quindi, eletto all’unanimità Presidente della Sezione Tonino Chiappetta, Anna Sdao Vicepresidente, Andrea Argentino Tesoriere e Florinda Aloe Segretaria. A conclusione dei lavori, il Presidente Chiappetta – nel ringraziare per la fiducia accordata – ha espresso la volontà di convocare a breve Comitato e iscritti per programmare il lavoro della sezione che nei prossimi mesi, situazione pandemica permettendo, attraverso un Protocollo ANPI-MIUR dovrebbe concentrarsi su un ciclo di incontri “Raccontare la Resistenza a scuola” sulla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di “cittadinanza attiva”.