Una protesta massiccia, veemente, rabbiosa, ma non razzista. Un coro unanime: Amantea è una città accogliente e solidale ma merita rispetto.

13 Pakistani sono stati portati in un centro accoglienza nel centro di Amantea, nonostante fossero risultati positivi al coronavirs. Uno smacco. Una notizia che ha dell’incredibile. Dal nulla, ecco nascere una protesta. Centinaia di cittadini hanno bloccato la strada Statale 18. Molti si sono stesi sull’asfalto cocente. È esplosa la rabbia, la frustrazione per un cittadina meta turistica senza sindaco ed allo sbando. I manifestanti hanno invocato la presenza dei commissari prefettizi. Nel mentre, Jole Santelli, ha minacciato il governo Conte “Vieto gli sbarchi” ma è stata pesantemente attaccata dalla politica regionale, su tutti, dal consigliere Graziano Di Natale. Sono attese novità, in tanti sperano che Protezione Civile e Prefettura possano trovare una soluzione più sicura per l’allocazione dei migranti. Resta una protesta partita dal popolo amanteano. Resta uno scatto d’orgoglio. Vogliamo pensare davvero non sia razzismo, vogliamo credere che gli amici di Amantea avrebbero protestato ugualmente anche se fossero rientrati 13 positivi dal Nord Italia. Amantea è solidale, Amantea ha cuore e da oggi il suo sangue ribolle nuovamente. Una comunità che ritorna a protestare in strada, dal basso. Che sia un monito per il futuro.

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