CATANZARO – Anche la Corte d’Appello ha ribadito l’innocenza del dott. Maurizio Cesareo di Cetraro per la morte di P.N., avvenuta in Grisolia il 31 luglio 2020. Il processo di secondo grado si è celebrato dopo il ricorso delle parti civili patrocinate dagli avvocati Antonio e Rocco Crusco di Scalea, a carico del professionista di Cetraro, che ebbe a visitare Pietro Novellis il 22 luglio del 2020, 10 giorni prima del decesso, presso il pronto soccorso della Casa di Cura Istituto Ninetta Rosano, Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo.
Il defunto si era recato al pronto soccorso il 22 luglio 2020 ed era stato dimesso lo stesso giorno. Il 2 agosto il cadavere dell’uomo venne ritrovato all’interno della sua abitazione di Grisolia.
La Procura di Paola aprì un’inchiesta e le indagini si concentrarono sui medici che avevano preso in cura il paziente al pronto soccorso prima del decesso.
Gli avvocati della famiglia N. sostenevano che la morte fosse dovuta a colpa medica, imputando imprudenza, negligenza e imperizia che aveva connotato la condotta del sanitario.
Il giudizio di primo grado, celebrato con rito abbreviato dinanzi il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Paola aveva invece acclarato l’innocenza del dott. Cesareo che era stato assolto in data 18 aprile 2024 dalla dott.ssa Roberta Carotenuto con la formula più ampia “perchè il fatto non sussiste”.
Le perizie di tre luminari nominati dal TribunaleNel processo d’appello l’estraneità del dott. Cesareo e della Casa di Cura da qualsiasi ipotesi di responsabilità è stata accertata anche da tre luminari nominati dal giudice per procedere a perizia sulle cause della morte e su eventuali profili di colpa professionale del dott. Maurizio Cesareo.
Il prof. Francesco Alessandrini docente di chirurgia toracica, il professore Antonio Oliva, medico legale, e il prof. Vincenzo Arena, docente di Anatomia Patologica tutti presso l’Università La Sapienza di Roma, hanno esposto le ragioni dell’innocenza dell’imputato difeso dall’avvocato Giovanni Falci coadiuvato dall’avvocato Tommaso Cesareo entrambi del Foro di Salerno.