L’uomo di Diamante, accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della sua convivente, è stato scarcerato e posto nuovamente ai domiciliari. Il Tribunale di Paola ha accolto le argomentazioni difensive dell’avv. Francesco Liserre, legale dell’imputato. All’uomo, il 18 ottobre scorso, veniva aggravata dal Tribunale Penale di Paola la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, sostituita con la custodia cautelare presso il Carcere di Paola. Le accuse a carico del diamantese ne determinavano, già nei primi giorni di dicembre del 2018, il suo arresto da parte dei Carabinieri della Stazione di Santa Maria del Cedro. L’uomo, si sarebbe reso protagonista di una continua serie di episodi di violenza a danno della sua compagna con la quale abitava in un appartamento in Grisolia. In più di un’occasione, il diamantese, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, coordinati dal PM, per futili motivi e in stato di ubriachezza, avrebbe usato violenza nei confronti della donna, anche con l’uso di un coltello, sottoponendola ad un regime di vita umiliante e vessatorio. La persona offesa, anche per il timore di probabili ritorsioni, evitava di denunciare i fatti all’autorità giudiziaria, subendo le angherie dell’uomo e vivendo in uno stato di terrore e sofferenza. In particolare, nella serata di quel cinque dicembre, in seguito all’ennesimo litigio, il diamantese picchiava selvaggiamente l’indifesa donna che allertava un proprio familiare e i carabinieri. L’indagato, in preda ad un’incontenibile violenza, minacciava con un coltello il congiunto della vittima e il tempestivo intervento dei militari, riusciva a scongiurare la tragedia. La donna, insanguinata, veniva ricoverata in ospedale. L’avvocato Liserre, a seguito di riesame al Tribunale della Libertà di Catanzaro, otteneva, nei confronti del suo assistito, dapprima la sostituzione della misura carceraria con quella degli arresti domiciliari e, successivamente, anche la sostituzione di tale misura con quella del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa. Tuttavia, l’imputato violava sistematicamente il divieto di avvicinamento alla vittima, continuando ad incontrarla e a contattarla telefonicamente. In particolare, il 17 ottobre scorso, il diamantese, verosimilmente in stato di ebbrezza, si recava sotto l’abitazione della vittima, lanciando pietre e minacciandola di morte anche con messaggi telefonici. Immediatamente, su richiesta del PM di turno, il Tribunale Penale di Paola, anche alla luce della nuova normativa cd da Codice Rosso, a tutela delle donne vittime di violenza, disponeva nei confronti dell’uomo l’aggravamento della misura in atto, sostituendola con la custodia cautelare in carcere. Ieri, in accoglimento dell’istanza dell’avv. Liserre, l’uomo veniva scarcerato e posto ai domiciliari.