Detenuto fuscaldese muore nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, in provincia di Udine. Si stratta di G.L.P. nato a Fuscaldo il 19 dicembre 1967. L’uomo è stato ritrovato privo di vita ieri dal suo compagno di cella che ha dato subito l’allarme. I sanitari intervenuti non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

G.L.P., era stato condannato, in primo e in secondo grado, all’ergastolo nel processo “Tela del ragno” in merito a numerosi omicidi avvenuti negli ultimi 20 anni lungo il Tirreno cosentino.

Questo quanto dichiarato da Emilio Quintieri

Si continua a “morire in carcere”: poche ore fa ho segnalato all’Autorità Garante Nazionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale presso il Ministero della Giustizia il decesso di un detenuto calabrese avvenuto in una delle Sezioni di Alta Sicurezza (AS3) della Casa Circondariale di Tolmezzo.

Si tratta di G.L.P., 53 anni, di Fuscaldo (CS), con posizione giuridica di imputato (appellante e ricorrente), rinvenuto questa mattina privo di vita dal suo compagno di camera.

Quel che è davvero intollerabile è che detto detenuto, nonostante da tempo versava in gravissime condizioni di salute, sia stato tenuto in carcere fino alla sua morte.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine, avente giurisdizione sull’Istituto Penitenziario, ha già aperto un fascicolo e disposto, oltre al sequestro della salma, anche gli opportuni accertamenti medico legali.