Riceviamo e Pubblichiamo

La politica ha il dovere di dare risposte ma queste risposte non devono essere vuoti proclami o
semplici spot pubblicitari.
Il circolo PD di San Lucido interviene nel dibattito sulle misure adottate dalla Regione Calabria in
questa fase emergenziale dovuta al coronavirus.
Abbiamo letto tutti, continua la nota, l’accorato messaggio della nostra concittadina che richiama la
politica regionale (nella sua massima rappresentante, la Presidente Santelli) ad essere più vicina alle
persone, alle categorie commerciali e ai piccoli imprenditori.
È un messaggio che non si può non condividere, afferma il Partito Democratico.
La presidente ed i suoi più stretti collaboratori, insiste la nota, in questo travagliato periodo di emergenza sanitaria ed economica, hanno assunto una serie di decisioni talvolta contraddittorie che
hanno generato confusione e disorientamento.
L’emergenza sanitaria avrebbe consigliato di porre le basi per rimediare alle gravi carenze del nostro
sistema regionale che destavano e destano preoccupazione. Sarebbe stata opportuna una riorganizzazione che partisse dal basso, dalla medicina del territorio, dai medici di base e dalle
strutture a supporto dei pazienti (strutture che aiuterebbero a superare l’impatto emotivo che
tragedie come quelle di queste settimane generano soprattutto nei pazienti più deboli, bambini ed
anziani); una riorganizzazione che avrebbe avuto il suo culmine con il miglioramento ed il
potenziamento dei reparti ospedalieri principalmente quelli delle terapie intensive.
Ha ragione Cinzia, incalza il Pd, le persone che purtroppo hanno contratto il virus non hanno ricevuto
alcun supporto (tranne che di alcuni encomiabili sanitari) per affrontare e superare un periodo pieno
di incognite, di ansie, di paure e purtroppo molto lungo. Non vogliamo credere che per avere un
esito di negatività bisogna aspettare tempi biblici o peggio rifare tamponi su tamponi ma, se questa
fosse la realtà allora ci troveremmo difronte ad una cinica superficialità della cui responsabilità
qualcuno dovrà rispondere. È dovere della politica tutelare la salute dei cittadini in ogni momento,
dalla prevenzione della malattia alla completa guarigione e se questo principio non viene rispettato
allora bisognerà che qualcuno ne tragga le dovute conseguenze.
Anche l’altra emergenza, quella economica, pare la si voglia affrontare e superare con la stessa
approssimazione … sbandierare ai quattro venti iniziative di sostegno all’economia destinando ad
esse solo misere risorse rispetto ai reali bisogni ed a questo aggiungere anche una serie infinita di
passaggi e di documenti, ci consente di affermare che ci troviamo difronte per l’ennesima volta ad
un enorme superficiale cinismo che non considera la drammaticità della realtà socio-economica che
si configura oggi e destinata a peggiorare nei prossimi mesi.
Cara presidente dalle emergenze non si esce facendo a braccio di ferro con il governo o ignorando
ogni proposta che arriva dalle minoranze consiliari o dalle rappresentanze di categoria; ci
permettiamo di dire che non è questo il metodo migliore. Dalle emergenze si esce con il concorso di
molti (se non di tutti), instaurando un confronto continuo, se necessario anche duro, con i
rappresentanti di coloro che saranno i destinatari finali di qualsiasi provvedimento. Anche le
minoranze, ed in questo caso il gruppo consiliare regionale del PD più volte l’ha esortata in tal senso,
possono essere portatrici di istanze costruttive che non devono essere sistematicamente
accantonate. Invece stiamo assistendo a valanghe di critiche che Le arrivano da tutte le parti per provvedimenti che sostanzialmente aiuteranno solo pochi ma, nulla assolutamente nulla, viene modificato.
Cara Presidente sarebbe stato così difficile fare come in altre regioni d’Italia politicamente a Lei anche vicine? Sarebbe stato così complicato erogare questi modesti 2.000 euro chiedendo
semplicemente di inviare una e-mail a cui allegare una banale autodichiarazione ai sensi della legge
445? Sarebbe stato così inutile ascoltare qualche proposta alternativa?
No, crediamo che non fosse così difficile o inutile; anzi forse avrebbe oltremodo concretamente
aiutato oggi (e non domani) moltissimi piccoli operatori economici (e non pochi) della nostra
regione.
Forse sarebbe troppo chiederle di essere normalmente e semplicemente vicina alle persone più in
difficoltà … questo dovrebbe essere il compito di chi, come Lei, è chiamato ad amministrare e
governarne un territorio.
Cara Presidente Santelli, conclude la nota del Partito Democratico di San Lucido, non perseveri con
un un’atteggiamento che appare oltraggioso nei confronti di tutti i cittadini calabresi.