Avevamo spesso parlato di un vero e proprio accordo tra pezzi di centrodestra e parti di centrosinistra per lo più riconducibili alla coalizione di salute pubblica, orfana del Partito Democratico, levatosi fuori dalla ‘marmellata’ in tempi non sospetti. I trasversalismi a Paola erano iniziati da tempo. Gli indizi dell’accordo tra Perrottiani e i Portatori di voti di Roberto Occhiuto c’erano.

Ostacolare la corsa alla Regione Calabria di Graziano Di Natale, eleggere il Presidente del revisore dei conti: Il disegno era chiaro. In tanti pensavano ad un salto dei Perrottiani nelle liste della coalizione di centrodestra che avrebbe, sull’onda del trionfo regionale, dovuto costruire, aggregare, fare liste e macinare consensi.

Così non è stato.

Il centrodestra Paolano si è sciolto come neve al sole, anzi difatti, senza Forza Italia, a Paola non c’è più centrodestra. I Berlusconiani, senza Basilio Ferrari dimessosi, sono in vigile attesa. In quasi tutti gli altri partiti e movimenti politici vi è una folta presenza di Perrottiani che hanno votato le liste e i candidati di Occhiuto alle Regionali del 3 Ottobre.

Diciamolo chiaramente. I big regionali di cdx hanno fatto incetta di preferenze nella città del Santo e le sezioni locali si sono infoltite di riciclati.

Il quadro politico che ne concerne è disarmante.

Ad oggi, quel che resta della destra paolana avrebbe in Lucio Sbano un candidato a sindaco, mentre altre componenti governano con Perrotta. La dotto.ssa Ciodaro, starebbe tentando di dialogare con le compagini, ma un passo indietro di Sbano potrebbe portare altri gruppi…Verso Roberto Perrotta, depotenziandola. Una mossa che, qualora venisse confermata, indebolirebbe Paola Domani, che ha dalla sua una, forse due, liste e che ha bisogno di quel centrodestra che non c’è, svanito dopo la vittoria di Roberto Occhiuto e  dall’assalto alla diligenza. Resta da capire ad oggi se Forza Italia avrà le energie per ritornare ad essere trainante e rimettere tutti seduti al tavolo per rafforzare la posizione di un candidato a sindaco condiviso. I giorni passano, al momento, certezze poche e tante ipotesi. Dalle dimissioni di Ferrari il quadro politico non è mutato in meglio. Quel che appare certo che l’elettorato di centrodestra avrebbe voluto una gestione diversa della campagna elettorale. Perrotta resta, sornione,alla finestra. Avrebbe il sostegno di Ollio ‘Il Manovratore’, di José Grupillo, Di Maria Pia Serranò (Nel caso in cui non dovesse esser candidato a sindaco Sbano?), di gran parte dei Socialisti, di IDM. Al netto di queste sigle però, le liste del sindaco uscente sarebbero un’incognita. Mancano i candidati. Perrotta avrà dalla parte opposta Graziano Di Natale, recordman di preferenze a Paola, e il Partito Democratico, ormai al centro di una coalizione di tutto rispetto. Il PD fa paura. Di Natale è al lavoro per stilare una lista di primissimo livello. Professionisti, giovani, imprenditori e portatori di voti, sarebbero pronti.

Il quartier generale dei Dem ribolle di passione e dopo aver fiutato incertezza nel centrodestra sente di poter vincere le elezioni. Insieme a loro la frizzante RetedeiBeniComuni, i riformatori, Rinascita Paolana, la Migliore Calabria.

Resta da comprendere Cosa faranno i falbiani.

Naufragato (al momento) il dialogo con i Perrottiani, potrebbero mettere in campo una coalizione di due liste con la candidatura a sindaco di Pino Falbo. Vige l’incertezza. È il silenzio al momento a farla da padrone. Sono attese ulteriori novità nelle prossime ore.

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