PAOLA- «Dopo le ultime amministrative comunali è doveroso fare un’analisi del voto.

Negli otto anni di tesseramento al Partito Democratico, ho ricoperto ruoli prestigiosi nel Consiglio Comunale di Paola, prima come Capogruppo, poi come Presidente del Consiglio e infine come Assessore ed ho sempre dimostrato senso di appartenenza al gruppo del circolo di Paola.

Ho rinunciato alle cariche pubbliche, su richiesta del partito, cosa che ho accettato in primis per senso di responsabilità e perché credevo nel PD paolano, nella coerenza e nella forza che il gruppo rappresentava. Ho fatto tanti passi indietro per unire e mai per dividere, cercando di costruire ponti e mai distruggerli, ma, allo stesso tempo, ho sempre dichiarato che la mia dignità, come persona e come donna, non è mai stata in vendita e non sarebbe mai stata calpestata per niente e per nessuno.

Ho chiesto, all’indomani del voto, che mi ha vista quinta forza della lista, di riunire sia la segreteria del Partito che il direttivo per esprimere a tutti la mia delusione circa il risultato elettorale dal quale non è emersa la riconoscenza che mi aspettavo e che ritenevo di essermi guadagnata sul campo. Ai componenti del partito, quindi ho comunicato la mia decisione di dimettermi da tutte le cariche del PD, sia come componente della segreteria che del direttivo del circolo di Paola, nonché dell’Assemblea Regionale, appena nominata.

Lo devo a me stessa, al mio impegno ed al tempo sottratto alla famiglia e soprattutto a coloro i quali, negli anni mi hanno dato fiducia, per la coerenza, l’umiltà e per il rispetto che ho sempre dimostrato.

Le ultime votazioni hanno evidenziato che non rappresento, e forse non lo sono mai stata, quel “fiore all’occhiello” che confidavo di essere e che a parole nel partito mi riconoscevano; di ciò non posso far altro che prenderne atto.

Le aspettative di una ricomposizione del campo progressista sono state evidentemente deluse.

Quindi ritengo concluso il progetto politico avviato otto anni fa. Non per colpa mia, né per miei errori. L’assenza di coesione e fiducia reciproca sono, a prescindere dai voti della lista e dei singoli, la sconfitta più sonora sulla quale bisogna riflettere.

Desidero esprimere, ugualmente, un sentito ringraziamento al Partito, al quale continuo ad essere iscritta con convinzione, perché ne condivido i valori fondanti e la visione di una società più giusta e inclusiva. Questi anni di militanza sono stati per me un’esperienza intensa di impegno politico e umano, ricchi di passione, crescita e relazioni che auspico possano continuare anche al di là delle divergenze.

In questo spirito, auguro a tutte e tutti che si possa tornare ad un confronto autentico e plurale, che valorizzi le diverse sensibilità presenti all’interno del partito.

Solo attraverso l’ascolto reciproco e l’apertura al dialogo sarà possibile riportare il PD al ruolo centrale che merita nella vita democratica del Paese

Barbara Sciammarella

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