Usl Cetraro e Cosenza hanno dato disponibilità di accoglienza. Ora sta al Prefetto. È questo, il primo spunto sensato in una giornata che definire di ordinaria follia, sarebbe non poi così tanto azzardato. Adesso, resta da capire, quale motivo riguarderebbe o addirittura vieterebbe il trasferimento dei migranti risultati positivi al Covid-19 attualmente ospitati in una struttura di Amantea (Foto)


Intanto, la protesta dei cittadini non termina qui, riprenderà domani dalle prime ore del mattino. Tutti chiedono che le persone positive al patogeno vengano trasferite, magari proprio negli ospedali di Cetraro e Cosenza che hanno dei reparti attrezzati. A riguardo, ecco le dichiarazioni del direttore sanitario dello Spoke Paola-Cetraro, Vincenzo Cesareo

“Guardando quanto sta accadendo ad Amantea mi è tornata in mente la canzone di Vasco Rossi “Un senso”. Infatti che senso ha avuto l’iniziativa del prefetto di allocare poveri cristi ammalati di Covid-19 e di Scabbia in un misero appartamento nel cuore di Amantea senza garantire loro un minimo di assistenza visto che il pullman che li ha depositato scortato dalla polizia li ha abbandonati? Non sarebbe forse stato meglio organizzare la sistemazione dei malcapitati in tende attrezzate della Pritezione civile in luoghi lontani dal centro abitato oppure in strutture ospedaliere già predisposte per il trattamento di tali pazienti in modo da non generare gratuitamente allarme sociale? Che senso ha mantenere in piedi istituzioni obsolete quali le prefetture? Tutto questo “un senso non ce l’ha”, se non quello di qualificare i calabresi come figli di un Dio minore.