CETRARO- Quando mancano ormai poche ore alla presentazione delle liste prevista per Sabato 26 Aprile, sembra ormai scontato che la sfida a due per la carica di sindaco tra Giuseppe Aieta e Gianfranco Del Trono registrerà anche numerose assenze di peso per la politica cetrarese.
Il forfait dell’ex sindaco Ermanno Cennamo, dovuto alla ripresa dopo la lunga malattia, era risaputo, notizie dell’ultima ora sono i passi di lato di numerosi esponenti. Tra questi Tommaso Cesareo, Angelo Aita, Carmine Quercia, Franco Lanza. Queste le dichiarazioni di Cesareo, ex vicesindaco della maggioranza Cennamo: ««Stiamo assistendo al festival dell’incoerenza a cui non voglio partecipare. Per questo ho preferito ritirarmi. Chiaramente sosterrò la lista capeggiata dal mio coordinatore di partito Giovanni Del Trono, persona perbene e competente».
Queste le dichiarazioni invece di Carmine Quercia, già assessore comunale ed esponente del Partito Democratico.
«Ho scelto di non scendere in campo nella prossima competizione elettorale.Una decisione maturata dopo giorni di analisi, silenzi e riflessioni profonde.L’ho fatto – prima di tutto – per me stesso, per la mia famiglia. Ma anche per i ragazzi che ogni giorno mi regalano un sorriso sincero, e che meritano presenza, tempo e futuro. L’ho fatto perché c’è un tempo per ogni cosa, e questo per me è il tempo del reale, dell’impegno concreto al fianco dei più deboli. Tempo prezioso da dedicare al sociale, ai bisognosi, alla collettività che sta ai margini; a chi crede ancora in un Paese migliore.Non entro nel merito delle scelte di tanti compagni di viaggio: farlo sarebbe solo un ritorno al passato, e io voglio guardare al futuro.Negli anni in cui ho avuto l’onore di servire la mia comunità, ho cercato di lasciare quel famoso “5% di buono in più” di cui parlava Baden-Powell; ho provato a restituire questo Paese un po’ migliore di come l’ho trovato.Un Paese benedetto da Dio ma, troppo spesso, maledetto dagli uomini. Un territorio di corvi neri che “volano” nel buio, ma anche di tanta gente perbene che – ne sono certo – capirà quanto oggi serva un cambio di rotta e non di casacca.Io ho scelto di fermarmi, nonostante i proponimenti e i buoni progetti.Ho scelto la coerenza.Ho scelto la libertà – quella vera – che guida ogni mio passo quotidiano.Ho scelto di non cedere, di rispettare tutti (senza distinzione alcuna), seguendo gli insegnamenti ereditati dalla mia famiglia.Ho scelto di continuare a essere me stesso e di credere – ancora – che un futuro migliore si possa costruire, senza mai cadere nelle provocazioni e volgendo la mano verso chi ha bisogno.Potrei entrare nelle polemiche, nei retroscena, nei giochi di potere che spesso avvelenano la bellezza della politica vissuta come servizio. Ma non lo farò. Preferisco uscire in punta di piedi, a testa alta, con la serenità di chi ha dato tutto ciò che poteva e ora sceglie una strada diversa.Forse più silenziosa ma, non per questo, meno significativa. Perché chi ama davvero la propria terra non smette mai di lottare per essa. Solo cambia modo, cambia strumenti, cambia prospettiva.Conserverò ogni esperienza come un dono. Ogni sfida come una lezione. Ogni sorriso ricevuto come un segno che ne è valsa la pena.Continuerò a camminare accanto a chi ha necessità, ad ascoltare chi non ha voce, a costruire – nel mio piccolo – quel futuro che sogniamo da sempre. E se un giorno ci ritroveremo, sarà perché i valori ci avranno riportato sulla stessa rotta. Quella giusta.Grazie a chi ha creduto in me in questi anni intensi, in cui ho dato tutto me stesso per il bene comune.Grazie a chi, fino a pochi minuti fa, mi chiedeva di non fermarmi.Grazie ai miei genitori, che mi hanno insegnato il rispetto, l’educazione, la dignità.Grazie agli amici di sempre, per esserci. Il mio non è un addio. È un arrivederci.A chi ha smesso di credere, chiedo di riprovarci.Perché il cambiamento vero nasce quando la speranza si fa impegno. E io, da oggi, scelgo di impegnarmi in un altro modo ma con la stessa passione, con lo stesso amore».