Un’importante operazione antimafia ha scosso la Sibaritide all’alba di oggi. I Carabinieri hanno dato esecuzione a una serie di misure cautelari emesse dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) guidata dal procuratore Salvatore Curcio.

L’indagine ha messo nel mirino figure di spicco della criminalità organizzata locale, con accuse pesanti che spaziano dall’associazione mafiosa all’estorsione. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi spiccano N.A., alias “semiasse”, ritenuto un elemento apicale dell’omonimo clan attivo a Cassano allo Ionio, e sua moglie, F.P.. Coinvolti nell’operazione anche P.F., legato a una nota cosca criminale operante nell’area sibarita, M.A. e F.F.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo criminale avrebbe esercitato un controllo asfissiante sul territorio attraverso sistematiche azioni intimidatorie e un rodato sistema di estorsioni. L’operazione odierna è il frutto di una complessa e articolata attività investigativa che ha permesso di ricostruire le intricate dinamiche criminali e i rapporti di forza tra le diverse consorterie mafiose attive nell’Alto Ionio cosentino.

Questo intervento rappresenta un significativo passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata calabrese, con un focus particolare sulla prevenzione delle infiltrazioni mafiose nei settori economici e nei circuiti del potere locale.

Le autorità inquirenti proseguono le indagini per fare piena luce su tutti gli aspetti della vicenda e individuare eventuali ulteriori complici

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