Di Francesco Maria Storino. Fonte: Gazzetta del sud

Gli immobili riconducibili alla cosca Muto, che il Comune potrà ora acquisire al patrimonio pubblico, presentano diversi profili di criticità. L’operazione di asservimento non appare semplice.

Il provvedimento del commissario prefettizio del Comune di Cetraro per l’acquisizione dei beni immobili confiscati alle cosche trae origine da una comunicazione del direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), e da una successiva convocazione della Conferenza dei servizi a Reggio Calabria per l’assegnazione dei patrimoni sottratti alle ’ndrine.

L’Ufficio tecnico comunale ha redatto una specifica relazione, che costituisce parte integrante e sostanziale della deliberazione commissariale, raggruppando i cespiti oggetto di eventuale assegnazione in 7 lotti in relazione alla loro continuità fisica, nella quale si evidenziano i beni immobili confiscati presenti sul territorio comunale e le potenziali destinazioni degli stessi, in coerenza con gli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti e con le esigenze dell’Ente.

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