Continua incessante fattività di prevenzione e contrasto della Polizia di Stato ai reati di genere e a tutela delle fasce deboli e delle vittime di violenza domestica e di genere.
Ieri, 9 ottobre 2020, personale della Squadra Volante della Questura di Cosenza ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da lei frequentati, emessa dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Cosenza, a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal dott. Mario Spagnuolo, nei confronti di un uomo, R.L. 43enne di Cosenza, poiché ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
La misura è scattata a seguito della denuncia di una donna che si era rivolta al numero di emergenza 113 chiedendo l’intervento della Volante della Polizia di Sato, per un episodio di violenza da parte del suo ex compagno. Giunti prontamente sul posto, gli nomini della Polizia di Stato accertavano che la donna era da oltre 5 anni che subiva maltrattamenti.

L’uomo, noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia, tra i quali rapina, ha infatti continuato a vessare e maltrattare la donna non accettando la fine del loro rapporto sentimentale, costringendola a subire passivamente denigrazioni, umiliazioni, schiaffeggiandola e minacciandola di non farle più vedere la loro bambina.

La donna ha trovato il coraggio di rivolgersi agli uomini della Polizia di Stato solo dopo l’ennesima aggressione subita in pieno centro cittadino, scaturite dall’ossessiva gelosia dell’uomo che l’ha bloccata per strada, sottraendole le chiavi dell’auto e percuotendola.

La misura cautelare impone ora all’uomo di non avvicinarsi a tutti i luoghi frequenta dalla donna e di non comunicare più con la stessa sia telefonicamente che telematicamente.