Personale della Polizia di Stato, nell’ambito delle direttive emanate dal Sig. Questore della Provincia di Cosenza, Dott. Giuseppe Cannizzaro, che ha potenziato i servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto della criminalità diffusa ed alla prevenzione dei reati predatori in genere nel centro cittadino, ha tratto in arresto un uomo, domiciliato a Cosenza e con a carico numerosi precedenti penali, in quanto resosi responsabile di due episodi di rapina alcuni giorni prima del Capodanno.

Il provvedimento è l’epilogo di una intensa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ed avviata dalla Squadra Mobile a seguito dei diversi episodi predatori registratisi.

In particolare, a seguito di due rapine entrambe aggravate dall’uso delle armi, di cui una tentata, commessa ai danni di una farmacia e di un negozio di prodotti per l’igiene, attività commerciali poco distanti tra loro, ma ricadenti nel Capoluogo Bruzio e nel Comune di Rende.

Nella fattispecie, la sera degli eventi i poliziotti intervenivano presso un negozio sito a Rende, apprendendo che un uomo si era avvicinato alla cassa e sotto la minaccia di una pistola intimava un dipendente a consegnargli l’incasso. Appropriatosi della somma, l ’autore si dava a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce.

Poco prima, sempre con la medesima modalità, era stata commesso un tentativo di rapina ai danni di una farmacia, ma senza alcun risultato poiché sventata dalla reazione di una persona presente. Veniva quindi avviata un’indagine a tutto campo, analizzando diversi sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, che consentiva agli investigatori di restringere il campo dei sospettati, fino ad individuare nell’odierno arrestato il responsabile dei due episodi.

Le acquisizioni investigative venivano poi confermate dagli esiti di una perquisizione a carico dell’uomo; infatti presso l’abitazione dell’ arrestato venivano rinvenuti alcuni capi di abbigliamento del tutto identici a quelli indossati dal malvivente durante la commissione di una delle rapine.

I positivi riscontri acquisiti dai poliziotti, pertanto, hanno determinato la Procura Bruzia a richiedere la misura cautelare nei confronti dell’uomo, richiesta che veniva accolta dal locale Tribunale. A seguito di ciò, il personale operante rintracciava l’uomo, ed al termine degli adempimenti di rito lo stesso veniva sottoposto alla misura coercitiva degli arresti domiciliari.

Il tutto si comunica nel rispetto del diritto degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.