“Camminiamo insieme per una città inclusiva, moderna e solidale. Per un Comune che sia al servizio
di tutti i suoi cittadini. Liberiamo Paola”. È il monito lanciato dal capogruppo consiliare della Rete dei
Beni Comuni, Andrea Signorelli, già candidato a sindaco nella tornata elettorale dello scorso anno.
C’era grande attesa per il comizio promosso dal gruppo politico e il risultato non ha tradito le
aspettative.
Grande partecipazione e coinvolgimento, in una piazza IV Novembre gremita. La macchina
organizzativa è stata perfetta grazie a contributi video, audio e una scaletta di interventi che ha saputo
catturare l’attenzione delle centinaia di paolani presenti.
Dodici mesi dopo il ritorno in piazza di Andrea Signorelli è un vero e proprio successo.
La serata è stata aperta dai contributi di altri tre relatori di assoluto spessore. La giovane Chiara
Cassano, l’ex consigliere comunale Francesco Giglio e la militante Tatjana Calvano che hanno
evidenziato alcune mancanze dell’assetto politico-amministrativo della maggioranza del sindaco
Giovanni Politano, per poi annunciare le prospettive del gruppo: “stiamo lavorando per Paola, con
passione, portando avanti il vero rinnovamento, fatto di idee, di volti nuovi, non di populismi, ma di
azioni concrete. Andrea Signorelli – sottolinea Giglio – ha dispensato consigli ad un esecutivo assente
sul territorio paolano, sempre più abbandonato e degradato da una politica che pensa a distribuire
incarichi invece che amministrare”.
L’intervento di Andrea Signorelli – conclusivo del comizio – ha riassunto emozioni e vicende accadute
nei dodici mesi di consiliatura, con uno sguardo al futuro: “Dobbiamo liberare Paola – ha affermato il
capogruppo – perché più in basso di così non potevamo cadere. Uniamoci, unitevi a noi, per liberare la
città e lanciarla – realmente – in una nuova era di progresso, con amministratori nuovi, visionari, capaci
di rilanciare le potenzialità di una città che si è smarrita negli anni, complice una classe dirigente miope,
approssimativa, incapace di guardare al futuro. Non ci sono mai interessate le poltrone, nemmeno le
polemiche. Abbiamo fatto il nostro rispettando il mandato elettorale. Ci eravamo proposti ai cittadini
quale alternativa alla politica degli apparati. Non è andata come volevamo per la città. Ma non c’è
nessun rimpianto. Andiamo avanti perché sentiamo sempre maggiore fiducia attorno al nostro gruppo.
Il nostro è un progetto solido. Con noi ci sono tanti giovani, ma anche professionisti preparati ed
esperti”.
Un anno di amministrazione: “hanno aumentato le tasse e abbassato la qualità dei servizi. Sulla sanità
qualcuno mente. Nella stessa maggioranza qualcuno protesta per l’Ospedale mentre altri stanno dalla
parte di Roberto Occhiuto. Nel frattempo la città è abbandonata a se stessa. Persino l’ordinaria
amministrazione è inesistente
. Le strade sono dissestate, le opere pubbliche ferme al palo. Noi andremo
avanti, con decisione e unità. Perché abbiamo il dovere di liberare Paola. Dobbiamo essere custodi del
presente e costruttori del futuro”.