Aurea è nata per fortificare il turismo religioso, le cui prime edizioni, fino alla sesta, si sono svolte in Puglia (San Giovanni Rotondo e Foggia). Al momento della settima edizione però, la Regione Puglia non concedette i 250.000 euro richiesti e si diede vita quindi alla simile BitRel (Borsa Internazionale del turismo religioso e dei cammini dello spirito) nel lontano 2010. Tuttavia, Aurea approda in Calabria. Nessun dato registrato sui risultati turistici grazie ad Aurea. È rilevante soltanto il fatto che l’ anno scorso ci sono stati 60 buyer internazionali addetti alla pianificazione di viaggi religiosi, culturali e naturalistici. Quest’ anno solo 50. È evidente che qualcosa non funziona per niente. Forse anche perché, dato che Aurea è diventata nel 2017 Borsa del Turismo, si sono aggiunte altre cose, come ad esempio: enogastronomia, musei, alberghi e catene alberghiere, residence e ostelli, alla faccia dello spirito, della fede e dei luoghi di culto. Si chiede più chiarezza e buona amministrazione.