“Abbiamo letto che 17 sindaci della del Tirreno Cosentino minacciano di chiudere le spiagge libere e scrivono al Presidente della Regione Calabria Santelli per avere un incontro. Le linee guida relative alla gestione delle spiagge libere affidate ai sindaci , affermano, mettono in seria difficoltà gli enti comunali che non hanno né risorse economiche né umane per garantire quanto viene indicato e cioè evitare gli assembramenti e far rispettare il distanziamento sociale nelle spiagge. Sostanzialmente i sindaci battono cassa alla Regione Calabria per avere tali risorse economiche.

Italia Nostra ritiene che non è ammissibile sottrarre alla pubblica fruizione i già rari episodi di spiagge libere oggi ancora presenti sulle nostre coste, a totale discapito delle fasce deboli della popolazione che non vedrebbero più alcuna alternativa alla rinuncia al mare.
Non sappiamo se tale incontro con il Presidente della regione ci sarà e quale ne saranno gli esiti.
In qualsiasi caso le spiagge libere non possono e non devono essere chiuse, né date ai concessionari privati per il loro uso: si utilizzino, se del caso, i percettori del reddito di cittadinanza per questo servizio di controllo e gestione di interesse pubblico ed eventualmente le risorse derivanti dalla tassa di soggiorno, per quei comuni che l’hanno introdotta, che non vedrebbe miglior uso per il suo impiego”.

Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino