Proseguono i guai del movimento cinque stelle, sempre più sotto assedio mediatico, a poche settimane dal voto del 4 Marzo.

Il servizio delle “Iene” ha smascherato gli onorevoli furbetti che non restituivano affatto parte dello stipendio, annullando i bonifici bancari destinati al fondo per la piccola e media impresa.

Il numero dei parlamentari coinvolti nello scandalo “Rimborsopoli” sarebbe salito fin a quindici persone, e sarebbero in corso altre verifiche.

Ma non ci sono solo i rimborsi a preoccupare il mondo pentastellato, ma anche i candidati alle politiche 2018.

Spunta un nuovo problema e questa volta in Calabria dove è spuntato un nuovo candidato che, come informa lo stesso M5S, fa parte di una loggia massonica: si tratta di Bruno Azzerboni (Foto) candidato all’uninominale per il Senato della Repubblica in a.

«Al momento della sottoscrizione della candidatura Azzerboni e Piero Landi non ci hanno informato di far parte di una loggia massonica – sostiene lo stesso movimento – non hanno detto la verità. Per questa ragione non possono stare nel Movimento 5 Stelle e sempre per questo motivo gli sarà richiesto di rinunciare al seggio», inoltre, «li inibiamo dall’utilizzo del simbolo» afferma il Movimento riservandosi il diritto di «agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine»

La replica di Azzerboni non si è fatta attendere

 

«Io ero massone. Non ho frequentato dal 2017 la massoneria ed ho chiesto l’assonnamento al fine di uscirne dal gennaio del 2018. Non ho detto alcuna bugia al Movimento Cinque stelle perché per me la massoneria è un capitolo chiuso e credevo che il passato non contasse».

…Continua…..