PAOLA- In una piazza del Popolo gremita e calorosa, nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori, la città di Paola ha risposto presente all’appello alla partecipazione rivolto da «La Nostra Paola» con Roberto Perrotta Sindaco.

Gli interventi di Marianna Saragò, Emilio Pastore – in rappresentanza di Progetto Democratico – ed Emira Ciodaro hanno preceduto quello conclusivo di Perrotta conclusosi tra gli applausi convinti.

La Nostra Paola ha parlato di progetti, di opere, di idee, e non ha risparmiato dure ed aspre critiche all’amministratore comunale uscente, quella dell’ex sindaco Politano, ritenuta senza mezzi termini «La peggiore degli ultimi 50 anni».

L’attacco de la nostra Paola è stato sia politico che fondato su atti e situazioni di decrescita per la città del Santo: «Nessuno degli assessori uscenti ha inteso ricandidarsi con Politano, al netto dell’ex vicesindaco Maria Pia Serranò che era ritenuta da tutti il vero sindaco. Paola deve avere un sindaco autonomo e non ostaggio dei gruppi che compongono la sua maggioranza». Ed ancora: «Paola è stata abbandonata. Quando c’era da difendere l’ospedale Politano non c’era. Hanno perso il finanziamento per il Porto Turistico, le opere pubbliche erano ferme al palo, perché probabilmente venivano prima le consulenze. Anche la Croce Rossa è andata via dalla nostra città, mentre sulla Santomarco a difendere gli interessi dei Paolani ci ha pensato il sindaco di San Lucido, che ringraziamo, quando doveva esserci quello di Paola a farlo». Perrotta ha poi smentito voci su presunte vendette nei confronti delle cooperative sociali: «Ma quale licenziamento. Chi lavora per il comune di Paola non deve temere nulla, deve pensare a fare il suo, e noi gli saremo grati. Non ci sarà nessuna vendetta, nessun licenziamento, anzi siamo al lavoro per trovare soluzioni per aumentare gli stipendi».

Tra le idee in programma il museo multimediale dedicato al santo patrono di Paola, che, secondo l’ex sindaco, potrebbe essere pronto già per l’8 settembre. «Abbiamo già i locali pronti in Corso Garibaldi, e il progetto è finanziato». Conclude Perrotta.

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