epa07491502 An empty classroom at the primary school during a teachers' strike proclaimed by the Polish Teachers' Union (ZNP) and the Trade Unions' Forum (FZZ), in Warsaw, Poland, 08 April 2019. The ZNP and the FZZ started mass dispute procedures over wage-hike demands. In addition to a monthly pay rise of PLN 1,000 (EUR 232.5), unions also want more career openings for teachers and changes in performance assessment criteria. EPA/Leszek Szymanski POLAND OUT

Esprimiamo forti preoccupazioni per i ritardi che stanno caratterizzando l’avvio dei lavori delle scuole cittadine, e anche in merito all’assenza di soluzioni che garantiscano gli spazi necessari all’inizio del nuovo anno scolastico. Ritardi rispetto ai quali – come più volte abbiamo fatto presente – vi è una responsabilità della precedente esperienza amministrativa.
Diciamo con chiarezza che siamo davvero ​ poco interessati a disquisizioni accademiche sul ventaglio delle soluzioni tecniche, che ovviamente lasciamo ai tecnici. Restiamo però convinti, nel caso specifico della Mameli – in considerazione del fatto che l’ordinanza di chiusura per “gravi lacune strutturali” e che il progetto per la ricostruzione sono avvenuti nel marzo 2017 (durante la gestione commissariale) – che la Commissaria e i tecnici abbiano agito nell’interesse ​ della città.
Oggi, considerando anche l’epidemia in corso, la priorità è solo e soltanto quella di dare il prima possibile un banco a ciascun nostro studente, in condizioni di dignità e di sicurezza.
In tal senso, troviamo imbarazzanti coloro i quali giocano a fare gli amici del giaguaro “rassicurando” la città per conto terzi!
Il grido d’allarme della Prof.ssa Bozzo, le preoccupazioni delle famiglie, il desiderio di tornare sui banchi di scuola dei ragazzi meriterebbero maggiore considerazione piuttosto che essere disturbate da stupide e inutili beghe politiche.
Riteniamo non rinviabile l’istituzione di un tavolo di confronto tra Commissari, Uffici comunali e Dirigenti scolastici per concordare tempi e soluzioni.
Vi è in corso una petizione popolare su questi temi, che ha l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla grave situazione. In poco più di ventiquattr’ore hanno firmato l’appello circa 400 cittadini! ​
Noi continuiamo a chiedere e ad auspicare mani tese e passi in avanti che portino ad una celere soluzione di questo problema. E siamo, ovviamente,sempre disponibili a dare il nostro contributo.

Esecutivo PD Amantea, Circolo Moro-Berlinguer