Un impegno sempre più deciso e radicale per il Fiume Noce e per il Mare.
Ora non ci sono più scorciatoie. Se la Cogife Ambiente srl, titolare dell’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non sito in località San Sago nel comune di Tortora, sulla sponda calabra del fiume Noce, vuole eventualmente riaprire l’impianto , oggi chiuso, deve attivare la procedura di Valutazione Ambientale (VINCA) per la vicinanza dell’impianto al sito di interesse naturalistico comunitario “Valle del Fiume Noce” , procedura a tutela degli habitat e delle specie presenti in quel SIC. E’ quanto ha in sostanza stabilito la sentenza del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta pubblicata in data 28.09.2020. E’ un risultato importante che conferma la fondatezza delle richieste a tutela dell’ambiente avanzate sin dall’inizio dalle Associazioni Ambientaliste, e tra queste un ruolo importante ha svolto Italia Nostra, e del Comune di Tortora, quando, per contro, altre istituzioni, direttamente interessate, dormivano o erano addirittura contrarie. Dobbiamo anche evidenziare il ruolo decisivo svolto dal Ministero dell’Ambiente, Divisione Patrimonio Naturalistico, che, da noi chiamato in causa, ha ritenuto di esprimersi ripetutamente , anche nei confronti della stessa Regione Calabria, a sostegno delle misure previste dalla normativa CEE per le aree SIC e quindi sottoporre l’impianto di San Sago a Procedura VINCA.
E’ un passo avanti certamente importante anche a tutela dell’intero ecosistema del Fiume Noce e del Mare, ma ciò non è assolutamente sufficiente. Altri interventi si renderanno necessari a tutela del Mare e del Fiume. San Sago è chiuso da tempo. Gli Enterococchi in quantità rilevante riscontrati di recente nelle acque del Fiume Noce hanno evidenziato altre origini ed altre criticità.

Italia Nostra. Sezione Alto Tirreno Cosentino