Di Maria Lombardo

Dopo un lungo periodo di silenzio arrivano notizie sull’inchiesta “ Giardini segreti” nata anche grazie alle dichiarazioni di Emanuele Mancuso, il rampollo dell’omonimo clan di Nicotera e Limbadi, figlio del boss Pantaleone Mancuso (detto “l’Ingegnere), dal 18 giugno scorso collaboratore di giustizia.

Ben 7 persone sono state rinviate a giudizio: Riccardo Papalia, 34 anni di Nicotera; Giacomo Chirico, 21 anni, di Maierato; Antonio Curello, 21 anni, di Vibo ma domiciliato a Rho; Maria Ludovica Di Stilo, 23 anni di Vibo; Salvatore Ferraro, 22 anni, di Rombiolo; William Gregorio, 23 anni; Giusy Milidoni, 21 anni, di Ionadi. Maria Ludovica Di Stilo, Salvatore Ferraro, Giusy Milidoni e Riccardo Papalia sono sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, William Gregorio è sottoposto all’obbligo di dimora. Giacomo Chirico e Giusy Milidoni sono accusati di aver trasportato e commerciato un imprecisato quantitativo di marijuana, mentre Maria Ludovica Di Stilo e Salvatore Ferraro avrebbero illecitamente detenuto lo stupefacente fornito dalla Milidoni,garantendone la custodia.

Antonio Curello è invece accusato di aver acquistato un imprecisato quantitativo di stupefacente ai fini di spaccio. Per William Gregorio l’accusa è quella di aver trasportato marijuana a bordo di un veicolo diretto in Puglia per venderla a terzi ai fini di spaccio. Riccardo Papalia si sarebbe infine adoperato a soccorrere il mezzo – andato in avaria sull’autostrada nel tratto di Pizzo – a bordo del quale il 10 agosto 2016 sarebbe stato trasportato lo stupefacente, mettendo a disposizione la propria autovettura per consentire il soccorso e recuperare la sostanza stupefacente. L’udienza preliminare è stata fissata per il 10 gennaio prossimo. Tale procedimento penale rappresenta solo una parte della più vasta operazione denominata “Giardini segreti”

 

Altre posizioni sono infatti rimaste di competenza della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, mentre alcune sono finite per competenza territoriale alle Procure di Cosenza e Viterbo.