E’ appena partito il sistema “unico” per consentire ai Calabresi di prenotare le prestazioni sanitarie e già montano le polemiche.
In effetti si tratta di una lodevole iniziativa perché, componendo il numero 0961789789 possiamo prenotare, comodamente da casa, visite e prestazioni mediche specialistiche.
Il Codacons, tuttavia, evidenzia come il C.U.P. sarebbe realmente efficace se solo riuscisse a coinvolgere tutte le strutture Calabresi.


Nei fatti – prosegue la nota dell’Associazione – la voglia, per non dire l’interesse, a realizzare più centri di prenotazione contribuisce ad ingenerare una grande confusione per i pazienti ma anche a moltiplicare le spese.
Un centro prenotazione davvero “unico”, comporterebbe meno spese, meno contratti e, soprattutto, un reale sevizio all’utenza. Invece chiamando lo 0961789789 è possibile prenotarsi direttamente via telefono solo per le Aziende Sanitarie di Crotone, Vibo Valentia e per quanto riguarda Catanzaro soltanto per l’Azienda Ospedaliera “Pugliese- Ciaccio” e “Mater Domini”. Basta così !
Le Aziende Sanitarie di Cosenza, di Reggio Calabria e di Catanzaro sono fuori dal sistema.
Una decisione, francamente incomprensibile e che implica evidenti problemi all’utenza nonchè espone la sanità calabrese ad ulteriori ed inutili costi – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons.
Per comprendere le nostre preoccupazioni sulla “lievitazione” delle spese, basti pensare che l’Asp di Catanzaro ha un CUP tutto suo.


Con costi che si aggirano intorno ai 500mila euro l’anno oltre ai servizi on – site, così come previsti in contratto, per un costo di 650 euro (ovviamente oltre iva) al giorno.
Un contratto stipulato con Engineering SpA con sede a Roma che, parrebbe aver subappaltato i servizi on-site alla Seta Srl, con sede legale a Monza ma sede operativa nella vicina Settingiano, come si evince dalla determina 4895 del 29 maggio scorso.
Riteniamo doveroso che i Cittadini ricevano spiegazioni su questa “moltiplicazione” dei costi e soprattutto venga fatta luce su chi ha davvero interesse a mantenere una macchina con costi così elevati, che finisce per rendere oltremodo confuso e difficoltoso l’accesso dei Cittadini ai servizi sanitari.
Nel contempo confidiamo che la ASP di Catanzaro voglia spiegare i motivi per cui Enginering abbia subappaltato la gestione on-site ad altra società.
Infatti non vogliamo dar corpo alle chiacchiere riguardo ai “signori dei contratti” ed ai “parenti illustri” che sarebbero coinvolti in questa vicenda atteso che ci interessa, esclusivamente, che il CUP risponda, sul serio, a criteri di semplificazione e trasparenza.