Salvatore Giannone e Attilio Chianello, considerati i protagonisti di una tentata estorsione di denaro ai danni di un imprenditore cosentino, sono stati scarcerati, precedentemente “incastrati” da una conversazione registrata durante un incontro con l’imprenditore e poi consegnata direttamente ai militari. Il Riesame però ha disposto la loro scarcerazione,  poiché non ha ritenuto che i due potessero aver commesso tale fatto e secondo i due legali degli ex carcerati, l’estorsione è inesistente perché Chianello vanterebbe un credito legittimo nei confronti dell’imprenditore. Tuttavia, come di norma, le motivazioni di scarcerazione saranno depositate entro 45 giorni.