Non tardano ad arrivare le prime reazioni politiche, dopo aver appreso che da Lunedì 29 Marzo, la Regione Calabria sarà in zona rossa. “Ci riportano in zona rossa per la terza volta ma nulla è cambiato dalla prima” E’ il commento del consigliere regionale, On. Graziano Di Natale, che prosegue:
“Senza posti letto, ospedali chiusi, gente in fila nei pronto soccorso e sistema di vaccinazione che ci pone nelle ultime posizioni d’Italia.
Il generale Figliulo però oggi scende in Calabria dicendo che non è preoccupato per la nostra terra!!!
Ditemi voi cosa deve succedere ancora.
Ho chiesto la convocazione urgente di un Consiglio Regionale spero che almeno ora mi ascoltino .
Resistiamo, la nostra Calabria non merita tutto questo.
Io ci sono”.

Durissimo anche Nicola Irto, Leader del partito democratico, candidato alla Presidenza del consiglio regionale, che ha così commentato la decisione, addossando le responsabilità alla maggioranza di Governo. “Oggi, mentre abbiamo ascoltato un altro episodio delle cronache marziane secondo cui le vaccinazioni in Calabria starebbero andando a gonfie vele, ci è stato spiegato che la prossima settimana ci sveglieremo in zona rossa. Merito della sconcertante e incapace gestione della giunta regionale che non ha saputo arginare minimamente i contagi nonostante mille contraddittori provvedimenti. Complimenti vivissimi alla destra calabrese che “governa” la Regione. Stamattina hanno provato a convincerci che in Calabria le vaccinazioni stanno andando alla grande, a cominciare dagli over 80, eppure specialmente gli over 80 e le categorie fragili non sanno come orientarsi nel mare della disorganizzazione e dell’incertezza della campagna vaccinale calabrese. Basta. Il Covid è una immane tragedia che sta continuando a colpire le nostre vite, che miete vittime e che ogni giorno di più sta devastando quel che resta della nostra economia.

La politica non è un reality di bassa lega, non basta presentarsi davanti alle telecamere per modificare la realtà.

Occorre moltiplicare i punti vaccinali, coinvolgendo le migliori strutture pubbliche e private, e vaccinare 12 ore al giorno.

La Giunta regionale e la struttura commissariale si sbrighino a dare risposte concrete, chiare e immediate ai calabresi che devono essere vaccinati”