Apprendiamo dagli organi di stampa che il neosindaco di Scalea, Avv. Giacomo Perrotta, nella giornata di oggi ha provveduto ad apporre all’entrata del palazzo municipale la targa contro la ‘Ndrangheta, secondo un precedente indirizzo della Regione Calabria che invitava le amministrazioni ad adottare lo slogan “Qui la mafia non entra”.
Pur condividendo in pieno il fine perseguito con l’adozione di questo slogan, riteniamo che il mezzo utilizzato, un’iniziativa individuale del sindaco Perrotta in luogo del coinvolgimento degli organi rappresentativi dell’Ente, sia del tutto inadeguato sul piano politico e sul piano della forza che si vuole dare al messaggio.
La presa di posizione contro la ‘ndrangheta fatta in questo modo, come atto individuale del sindaco senza coinvolgere il Consiglio comunale e la Giunta, peraltro non ancora insediati, è una scelta di debolezza e di mera apparenza. Se veramente si vuole tenere la mafia fuori dal Comune, un sindaco che ne rappresenti tutte le componenti e tutti gli eletti deve rendere forte questa posizione coinvolgendo il Consiglio comunale, che è l’organo di maggiore rappresentatività collettiva, altrimenti l’iniziativa passa come atto di mero individualismo e di semplice apparenza e perde gran parte del suo significato e della sua forza.
Il tema dell’avversione alle mafie avrebbe costituito senz’altro occasione di azione condivisa da parte dei gruppi consiliari, se solo il sindaco avesse avuto l’attenzione di insediare il Consiglio e mettere in condizioni tutti i consiglieri eletti dal popolo di dare forza a questo messaggio.
Scalea è una città di forti tradizioni politiche e democratiche e non può consentire che la sua politica generale passi attraverso iniziative individuali di singoli rappresentanti e con esclusione degli organi collegiali previsti dalle leggi. Ci auguriamo che questo sia solo un incidente iniziale di percorso e, soprattutto, che il Consiglio venga presto insediato e interpellato su tutte le questioni di propria competenza, con possibilità, già dalla seduta di insediamento, di esprimere la propria voce forte anche con riferimento al messaggio di avversione alle mafie.

Noi Per Scalea, Angelo Paraviti