SANTA MARIA DEL CEDRO- «Facciamo due conti, numeri alla mano, così capiamo bene le cifre non proprio “bulgare” del candidato Vetere. Il modo migliore di ragionare è quello di mettere i numeri a confronto, perché è facile dire di essere stati uno dei più votati della lista, ma bisogna capire che cosa queste parole significhino davvero.

Innanzitutto, partiamo dalla lista “Occhiuto Presidente”. Vetere è arrivato terzo, facendo scrivere sui giornali di essere stato uno dei più votati. Vediamo i numeri. Caputo Pierluigi 14.791 preferenze;Succurro Rosaria 12.201 preferenze; Vetere Ugo 3.388 preferenze. Se questo significa essere uno dei più votati, c’è qualcosa che non va nella percezione del Sindaco. Fra lui e gli altri candidati ci sono la bellezza di diecimila voti di differenza. Ma andiamo avanti. Adesso analizziamo i dati dei candidati della zona della sua stessa coalizione, giusto per fare un confronto. De Caprio Antonio 4.786 preferenze; Imperi Francesca 4.112 preferenze; Pignataro Rosa 3.374 preferenze. Ora confrontate questi numeri con le preferenze di Vetere che sono sempre 3.388. Anche qui i risultati sono stati piuttosto deludenti, per quello che si vantava dal pulpito che avrebbe stravinto, alla faccia di tutti gli altri. Che pensate sia successo? Gli elettori hanno premiato coerenza, correttezza, appartenenza politica, contenuti. Tutto quello che è mancato a Vetere, insomma.

Ora guardiamo ai risultati del Comune di Santa Maria del Cedro. Vetere ha preso 1.002 voti, non proprio esattamente il plebiscito che si aspettava. È davvero mancato poco che non raggiungesse neanche la soglia dei mille voti. È inutile ora cercare in tutti i modi di far passare per una vittoria quella che, in realtà, è stata una enorme sconfitta. Ma che cosa raccontano questi dati? Raccontano quello che ogni elezione dovrebbe fare, ossia la volontà dei cittadini.
E i cittadini hanno parlato chiaro: hanno bocciato Vetere “senza se e senza ma”. E non è stato bocciato solo da tutta la circoscrizione, ma anche dal suo stesso Comune, dove lui ha sempre pensato di avere il dominio, dove si è sempre comportato più da re che da amministratore. In questo momento può solo sperare in un ripescaggio. Ma, se dovesse accadere, non va in regione da vincitore, ma da sconfitto. Che cosa farà valere? Un risultato da poco più di tremila voti? Ci sono stati candidati in liste più forti che hanno superato la soglia dei cinquemila e non saranno inseriti nella rosa. È solo una questione di fortuna. C’è solo un’ultima considerazione da fare. Ora il popolo ha parlato. E questo è solo l’inizio». È quanto dichiarano pubblicamente i consiglieri comunali di minoranza del comune di Santa Maria del Cedro.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome qui

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.