CETRARO- «Complimenti al Sindaco per le belle parole spese sulla cultura. Davvero, fanno sempre piacere. Peccato però che, ancora una volta, si confonda la comunicazione con l’amministrazione, le foto con i fatti. Oggi si parla della “riapertura” del teatro, ma a guardar bene si tratta solo di qualche scopa passata dentro, un po’ di pulizia di facciata, magari per fare un post social o un comunicato stampa.

Bene, ma senza gli investimenti veri fatti dalla mia amministrazione, oggi non ci sarebbe nemmeno la possibilità di aprire la porta. È grazie ai 90.000 euro che la mia giunta ha destinato alla messa in sicurezza ed al rifacimento del tetto se oggi si può anche solo pensare di rimetterci piede, altrimenti sarebbe diventato un vero e proprio acquario. Quell’edificio era in condizioni critiche, dimenticato, a rischio, e ci siamo presi la responsabilità di agire quando altri preferivano voltarsi dall’altra parte. Sempre la mia amministrazione ha investito su pannelli solari per ridare vita al sistema di climatizzazione, bloccato da anni. Per non parlare dell’area esterna al teatro che era diventata altamente pericolosa a causa del dissesto idreogeologico.

1.300.000 euro investiti per trasformarla in un piazzale degno di una città che crede nella cultura. Oggi è un belvedere che, giustamente, chiunque ha potuto apprezzare. Ma di chi è il merito? È troppo facile oggi farsi vedere tra le poltrone vuote, parlare di cultura come fosse una parola magica da tirare fuori al bisogno, magari a ridosso di qualche o quando mancano argomentazioni. Ma la cultura non si fa con gli annunci, si fa con i progetti, con le scelte coraggiose, con risorse vere, con lavori veri. Il teatro non ha bisogno solo di una spolverata. Ha bisogno di una visione, di una gestione seria, di programmazione, di collaborazione con chi la cultura la fa ogni giorno sul territorio. E finora, da chi governa oggi, tutto questo non si è visto. Quindi va bene spazzare. Va bene fare le pulizie. Ma non dimentichiamo chi ha reso possibile che quelle porte potessero riaprirsi. Senza gli investimenti, oggi ci sarebbe solo polvere e silenzio». È quanto afferma l’ex Sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo.

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