SCALEA- Probabilmente alimentata da alcuni vecchi venti sciossionistici, appartenenti alla Lega Nord di Umberto Bossi, IDM, a Scalea fa la mossa a sorpresa e costituisce con Annalisa Alfano e da Luigi Cirimele un gruppo consiliare di maggioranza. Un mettersi in proprio, un movimento di assestamento, proprio quando la legislatura del sindaco Giacomo Perrotta volge nella parte conclusiva. In una nota stampa dai contenuti quasi enigmistici il segretario Pappaterra ha spiegato che: “Tale decisione nasce dalla necessità, come forza politica, di distinguersi dalle altre forze in campo in maniera trasparente e, allo stesso tempo, di avviare, sotto l’impulso personale e di numerose richieste, una stagione di dialogo a 360 gradi con la comunità interessata alle sorti e alle prospettive della città, senza venire meno al rispetto dei ruoli assunti dai membri del consiglio comunale all’interno dell’esecutivo di Scalea, con lealtà immutata verso il Sindaco e la maggioranza ma, soprattutto, verso la cittadinanza rappresentata”. Una dichiarazione che spesso e volentieri, in politica, rappresenta il guardarsi intorno verso le nuove elezioni comunali, pur restando nella maggioranza. Una sorta di opportunismo politico il cui rischio è di cadere nell’ambiguità, proprio ora che il lavoro dell’amministrazione, è entrato nella fase della “riscossione” di obiettivi centrati, a seguito di un duro lavoro iniziale di programmazione. Ovviamente sono tutte ipotesi. Solo i fatti diranno agli scaleoti cosa sarà IDM a Scalea e di che pasta saranno fatti i loro validi rappresentanti in aula. Raggiunto telefonicamente, il primo cittadino del comune altotirrenico, ai nostri microfoni ha inteso commentare: “Ciascuno è libero di fare le proprie scelte. Per me adesso è il momento della riflessione, ovviamente poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità”. Parole che palesano idee chiare e calma olimpica da parte del giovane amministratore, la cui attenzione è focalizzata sull’azione amministrativa e non – almeno al momento – sul posizionamento politico. Lo stesso Perrotta ha infatti così concluso: “Il mio unico faro è il bene di Scalea”.