Riceviamo e Pubblichiamo

“E’ di qualche giorno fa un articolo del Quotidiano del Sud nel quale vengo citato come “papabile” candidato a sindaco del comune di San Lucido per le ormai imminenti elezioni amministrative locali anticipate. Sin da subito, chiarisco che non esiste alcuna mia intenzione di candidatura a tale carica, se pur sollecitata da alcuni amici; mi sono già candidato nel passato ed i miei Concittadini hanno preferito altri Sindaci che, pur essendo rispettabilissime persone, hanno ridotto, purtroppo il nostro “amato paese” nello scempio che è sotto gli occhi di tutti. San Lucido è rimasta ferma all’ultima Amministrazione Amendola, anzi è peggiorata sempre di più. Oggi più che mai l’emergenza post COVID 19 ha finito per distruggere anche le poche rovine sulle quali, anche l’ ultima amministrazione Bruno – Stefano è stata incapace di costruire. Il quadro drammatico che presenta, ora, San Lucido, finito dall’essere tarlato dal Coronavirus, così come ho detto e scritto recentemente, richiede l’assunzione di una grande responsabilità partendo, proprio, dalla rinuncia alla candidatura a sindaco di chi, come me, e ne faccio il “mea culpa”, ha fatto parte del passato, ha litigato, ha disunito, ha disamministrato, ha portato alla rovina questo Paese. La situazione rovinosa in cui è caduta San Lucido, oggi più che mai, richiede unitarietà, competenze, professionalità e netta discontinuità con il passato; non è più possibile fare campagne elettorali con approssimazione, divisioni, guerre anche familiari e candidati di comodo; né è ancora possibile fare voti con pietismi strumentali, promesse varie e ridicoli luoghi comuni come “Cambiare si può, San Lucido è il Paese più bello del Mondo o Io amo San Lucido”; se ,veramente, amiamo San Lucido, per questo dobbiamo fare un sacrificio: ammettere di aver sbagliato nel passato, fare chiarezza sugli intenti futuri e metterci tutti da parte ed, insieme, con doveroso senso di responsabilità e di amore per il Paese, creare il terreno per una “larga convergenza” politica e programmatica, per un governo forte ed autorevole della città e per un reale, e non solo a parole, “cambiare si può”. Per metterci tutti insieme non servono unitarietà forzate per creare blocchi contrapposti o per vincere, comunque, le elezioni; non serve stare insieme a tutti i costi e forzatamente ma, ripeto, nella chiarezza e nell’umiltà di rinuncia prima e di servizio per il Paese dopo; per creare una lista il più possibile unitaria occorre una candidatura a Sindaco nuova ed autorevole che sia capace di aggregare e di far superare gli steccati del passato; occorre la consapevolezza che quanti, come me ed altri, hanno distrutto nel passato il tessuto sociale e politico del Paese, oggi, non possiamo essere più “papabili”; occorre fare spazio a nuove energie, anche esterne, già sperimentate sul campo della crescita e della capacità e che siano svincolati da quella logica paesana che è sempre stata una palla al piede per la rinascita di San Lucido”.


Franco Nunziata