“Nel corso del mio intervento ho difeso la prerogativa della maggioranza di difendere le proprie politiche di bilancio, così come la prerogativa della minoranza è quella di contestarle. Il giudizio politico è, come sempre, affidato al corpo elettorale. Per quanto riguarda gli aspetti formali, invece,ricordo che quando un bilancio viene portato all’approvazione dell’aula consiliare, ha già superato il vaglio di ben 3 organi tecnici autonomi : il dirigente dell’ufficio di Ragioneria, l’ufficio del segretario comunale ed il revisore dei conti, ognuno dei quali ha posto il sigillo di regolarità contabile e legittimità. Al di sopra di tutto vi è il giudizio della Magistratura contabile ( Corte dei Conti) ed ordinaria per il reato di falso in bilancio”.
Questo è il mio pensiero autentico espresso in Aula in merito al punto in discussione nel consiglio comunale, non, come lasciato intendere dal comunicato del gruppo misto, la mera condivisione di quanto previsto dal redattore del bilancio stesso.
Stupisce un simile travisamento dei fatti e dei pensieri attribuitimi, chiara dimostrazione di scarso senso istituzionale e politico oltre che di onestà intellettuale ai minimi termini, certamente non il migliore viatico per una vera crescita civile ed etica della nostra Comunità”