È durata più di due ore la protesta degli operatori del 118 dell’Asp di Catanzaro sotto agli uffici del Commissario ad acta per il Piano di rientro Guido Longo alla Cittadella regionale. Al centro delle giuste pretese una serie di questioni attinenti all’operatività del servizio e alle indennità, ancora non erogate. Come quella per l’emergenza Covid-19, a detta degli operatori ancora non erogata «nonostante i 16 milioni di euro stanziati dal Governo siano arrivati già da parecchi mesi». E poi il mancato pagamento degli straordinari e soprattutto il mancato rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai dal 2009. Inoltre c’è la questione dell’indennità aggiuntiva riconosciuta per le ore di lavoro straordinario che ammonta a 5,50 euro: in tanti la ritengono non solo inadeguata e per nulla rispondente al reale rischio professionale sopportato e all’importanza che il servizio svolge per il territorio, ma addirittura un insulto alla professionalità di medici e infermieri. Le difficoltà si registrano anche per gli autisti delle ambulanze ai quali è stata revocata l’indennità per rischio biologico.