PAOLA- Mentre il capo politico della nuova era, o di quello che ne resta, da i numeri sui social azzardando «11-6»; «12-5 e palla al centro» manco fosse una partita di Tennis, la maggioranza del comune di Paola appare sempre più in affanno, e rischia di implodere per colpa di una gestione politica e amministrativa che nei mesi ha portato tante anime ad abbandonarla e a fuoriuscirne.

Facciamo chiarezza. Ieri in tanti avranno notato l’assenza dell’assessore Logatto in consiglio comunale. Lo stimato dottore, stando ad indiscrezioni sarebbe oramai ai ferri corti, come altri assessori lo sono stati in passato, tanto che alla giunta Politano manca il delegato al bilancio da Agosto 2024, e ha già preso atto delle defezioni di: Stefania Mirafiori, Barbara Sciammarella, Francesca Sbano, Pasquale Filella, oltre ai consiglieri Renato Vilardi e Marco Minervino.

E mentre si alimentano dubbi su alcune votazioni in aula, e presto vi daremo alcuni risvolti sul Porto turistico carte alla mano, oggi si è consumata una vera e propria comica della politica paolana.

Accade infatti che Fratelli D’Italia appare spaccata, almeno quanto lo è Forza Italia.

Mentre il consigliere regionale Sabrina Mannarino incontrava amici e collaboratori a S. Agata, il sindaco e gli altri della nuova era (foto) si riunivano con tanto di indizio social in un noto bar del centro di Paola. Tutto qui? Assolutamente no.

Succede infatti che la Nuova Era dirama una nota di contestazione contro i consiglieri comunali Emira Ciordaro e Roberto Perrotta.

Risultato? Non i due consiglieri di opposizione hanno replicato a muso duro, ma addirittura il membro della maggioranza Sandra Serpa ha preso le distanze dalla comunicazione iniziale affermando di non saperne nulla. Una pessima figura che mostra ancora una volta le crepe interne ad una forza di governo che rischia di non avere nemmeno voti in aula.

In realtà la nuova era, o la neo maggioranza di centrodestra, ha una possibilità per andare avanti: quella di azzerare tutto, ammettere il fallimento politico della coalizione che soltanto due anni e mezzo fa vinceva le elezioni, e ricostruire insieme ai consiglieri Grupillo, D’Arienzo e Vilardi. I tre forzisti infatti hanno chiesto discontinuità rispetto al passato, ammettendo di avere un dialogo con la maggioranza solo ed esclusivamente in cambio di un azzeramento della giunta e dei capisettore. Un reset che poco piace ad alcune anime di una maggioranza, sempre più ad un bivio tra insidie ed incertezze. E mentre qualcuno da i numeri su Facebook, altri prendono atto del caos in atto al Sant Agostino. Questione di prospettive, anche questa è Paola.

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