PAOLA- Doveva essere una nuova era, invece alla fine, la maggioranza di centrodestra del sindaco Giovanni Politano non è riuscita nemmeno a concludere la legislatura, e nella giornata odierna, nello studio di uno dei membri della minoranza, alla presenze di un notaio, gli otto consiglieri comunali di minoranza (Perrotta, Saragò, Ciodaro, Signorelli, Grupillo, Vilardi, D’Arienzo, Minervino) unitamente a Sandra Serpa, sono passati alle cose formali, formulando le proprie dimissioni.
Sfiduciato il sindaco Giovanni Politano che soltanto qualche mese fa era passato da Articolo Uno a Forza Italia per rilanciare la città e puntare ai finanziamenti. Una lunga serie di dissidi interni e di divisioni avevano ridotto al lumicino i numeri in aula per la maggioranza, a causa dell’accentramento della gestione amministrativa.
Una prepotenza politica più volte stigmatizzata da quei compagni di viaggio che man mano abbandonavano una nave sempre più in balia delle onde.
La nuova era da tempo non esisteva più. Nel tempo avevano lasciato per svariati motivi: Barbara Sciammarella (in quota Graziano Di Natale), Marco Minervino, Stefania Mirafiori, Pasquale Filella, Renato Vilardi. In ultima anche Sandra Serpa, messa suo malgrado sempre più ai margini dell’azione amministrativa.
Il sindaco aveva da poco azzerato la giunta tentando un accordo con Grupillo, D’Arienzo e Vilardi, ma il tentativo era andato a vuoto dinnanzi alla richiesta da parte dei tre consiglieri di discontinuità nelle nomine di giunta.
Politano alla fine avevo riconfermato tutti, salvo nominare Paolo Caruso, assessore per neanche un mese. Cosa resta di questa legislatura? I cantieri sparsi per la città di Paola, i problemi legati alla gestione idrica, le polemiche sull’Ospedale di Paola, quelle ancora attuali legate al definanziamento del Porto, con tanto di Corte dei conti che sta monitorando la situazione, in dissidi interni. I mal di pancia di Sandra Serpa dopo le dimissioni di Filella ed il passaggio in minoranza di Marco Minervino. Ed ancora: le notizie fornite da qualche esterno politico, che anticipava finanche i consiglieri comunali nel diramare attacchi e comunicazioni, il bel concerto di Rocco Hunt, la mancanza di decoro ed il manto stradale dissestato, la fuga di notizie dagli uffici comunali e quella senso di insoddisfazione che ha portato i Paolani ad allontanarsi dalle istituzioni e dalla Politica.
Doveva essere una nuova era, ma così non è stato.