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PAOLA- Ci risiamo. La Politica Paolana è ancora una volta in fermento, e nei bar, negli studi e nei salotti privati, si stanno tenendo i primi incontri dei gruppi politici che da qui a breve – anche se manca l’ufficialità sulla data – dovranno affrontare le nuove elezioni amministrative.

Partiamo da un dato di fatto: tutti i gruppi politici hanno perso per strada pezzi, e sono in palese difficoltà. Alcuni portatori di voti sono azzoppati, altri stanno bluffando, e come sempre, quando nella consueta conta dei numeri qualcosa non torna si cerca la trasversalità ad ogni costo, come soluzione per sopperire alla mancanza di rigenerazione, di rinnovamento delle liste e dei volti. Gli attori principali sono sempre gli stessi, muovono pedine su di uno scacchiere immaginario, mentre la cittadinanza è attonita ad assistere ai primi giri di valzer. Partiamo dall’ex sindaco Giovanni Politano. Ad oggi la vecchia coalizione non esiste più. Il gruppo della migliore Calabria di Graziano Di Natale volerà altrove, così come il gruppo Serpa-Logatto, Stefania Mirafiori, Pasquale Filella, tutte personalita che non saranno più con il neo forzista.

Ad oggi, il duo Politano-Serranò è in cerca di alleati, e vedremo chi risponderà “presente” alla chiamata. Inoltre, la legislatura finita anzitempo è stata condizionata da polemiche, legate soprattutto all’accertamento del potere decisionale sul gruppo di Grande Paola, motivo che potrebbe portare i soliti portatori di voti locali e migrare verso altri lidi. Anche Emira Ciodaro e Roberto Perrotta hanno perso pezzi importanti, ed infatti tra di loro vi è un primo dialogo. Stando ad indiscrezioni la stimata dott.ssa potrebbe fare un passo indietro per sostenere l’ennesima candidatura di Perrotta.

L’ex sindaco, tutt’altro che il nuovo che avanza avrebbe anche un accordo con Progetto Democratico, al secolo Pino Falbo ed Emilio Pastore. Sia la Ciodaro che Perrotta però hanno qualche defezione tra le fila. La Ciodaro ha rotto con Grupillo e D’Arienzo, Perrotta potrebbe avere in Politano un avversario pronto a pescare nel suo elettorato, senza considerare il probabile forfait di Ivan Ollio.

Anche il Partito Democratico di Graziano Di Natale è ad un bivio. I dem cercano compagni di viaggio, ma al momento riunire il centrosinistra (Rete dei beni comuni e Parte da noi )sembra compito arduo. Più plausibile una lista in solitaria, o un avvicendamento dell’ultima ora.

Anche Andrea Signorelli dovrebbe essere della partita. Rbc ha vissuto un momento di turbolenza, e molto dipenderà dalla compattezza del gruppo.

Saranno decisive anche le velleità personali. Ad oggi a Paola ci sono almeno sei aspiranti candidato a sindaco. Mancano però le liste. Manca un ragionamento politico in grado di unire su di un progetto condiviso.

In una città dove il civismo potrebbe farla ancora da padrone, gli schemi sono pronti a saltare nuovamente, all’insegna di una vittoria sicura da osteggiare e festeggiare, salvo poi finire per non riuscire ad amministrare una città che necessita di una guida saggia ed autorevole. Ma si sa, anche questa è Paola..specialmente in campagna elettorale.

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