La Politica paolana corre, o almeno prova a farlo, verso le elezioni, previste nella primavera 2022, che forniranno un seguito al Roberto Perrotta Ter. Il sindaco, attualmente senza maggioranza di Governo dopo il distaccamento ufficiale da parte del Partito Democratico, difficilmente dovrebbe ricandidarsi, anche se, con lui a Paola, usare il condizionale è quantomeno consigliabile. Perrotta sta concludendo questa travagliata e Martoriata avventura senza alti e con qualche basso di troppo. Molteplici i problemi. Probabilmente alcuni di natura personale oltre che politica. Quella che era la coalizione di salute pubblica che nel 2017 aveva sbancato le elezioni difatti, è diventata una succursale del centrodestra regionale, facendo infuriare il Partito Democratico che pure aveva portato in dote, alla città di Paola, un consigliere regionale a Chilometro zero. Rimpianti, rancori, forse gelosie che hanno col tempo sancito una politica pro Centrodestra, con tanto di sostegno sbandierato verso candidati di Fratelli d’Italia, e Forza Italia. Gli elettori di centrosinistra si sentirebbero traditi dai Perrottiani.

Il centrosinistra a Paola, conti alla mano avrebbe ancora buone possibilità e a dirlo sono i numeri. Graziano Di Natale nonostante la mancata rielezione a palazzo Campanella è ancora una volta il più votato in città con oltre 1300 preferenze. Una vera e propria prova di forza del PD, rimasto unito anche nel momento delle dimissioni da parte di Sciammarella e Trotta. Un PD compatto col fiato probabilmente lungo dati i tanti impegni ravvicinati dal 2017 in poi. Il gruppo della Rete Dei Beni comuni, che ha sostenuto Luisa Giglio (Dema) ha fatto un buonissimo risultato. Oltre 500 preferenze di tutto rispetto, e un gruppo di giovani terribili pronti a dire la loro alle comunali. Resta da capire l’orientamento politico dei componenti di Progetto Democratico. Iacucci, supportato da Enza Bruno Bossio e Guccione, i cui referenti paolani fanno parte della compagine politica di minoranza, ha raccolta un pugno di voti. Difficile affermare che Progetto Democratico pesi 100 voti, o forse meno, a Paola. Più plausibile, che i Falbiani abbiano votato in maniera “Libera”, senza convergere su un unico candidato. Se, a questi si aggiungono i buoni risultati di Maria Assunta Lattuca e la possibilità di recuperare qualche pezzo vicino ai socialisti, il centrosinistra a Paola, a conti fatti, non starebbe nemmeno messo così tanto male. Resta da definire quante possibilità di fare fronte comune ci sia da parte dei gruppi politici.

È infatti singolare che, l’opposizione a Roberto Perrotta sia stata incarnata maggiormente da due gruppi di centrosinistra piuttosto che, a volte, dallo stesso centrodestra.

Dal fronte opposto, il cielo sarebbe più sereno. Forza Italia ha portato in dote ad Emira Ciodaro un buon numero di voti, consentendole di superare le mille preferenze alla Regione Calabria. Il partito sarebbe unito, e avrebbe recuperato anche De Rosa e qualche giovane. Ferrari, nel corso di una sua recente uscita pubblica ha ribadito che nelle liste di centrodestra non dovrebbero trovare spazio, i sostenitori della coalizione Perrottiana (Che così tanto di centrosinistra non è più). Una dichiarazione coerente e giusta, che però rischia di divenire un boomerang.

Non è un mistero infatti, che la Lega a Paola sia pressoché inesistente e che Fratelli D’Italia convive con la situazione politica di Maria Pia Serranò, praticamente ago della bilancia della maggioranza Perrottiana, in odor di candidatura alla presidenza del consiglio comunale. Serranò ha scelto di non essere in consiglio comunale opposizione intransigente a Perrotta. Resta da capire come si determinerà il centrodestra con lei in futuro. Sempre in FDI, trova ormai spazio Ivan Ollio, ormai supporters di Mannarino e Orsomarso. I Meloniani inoltre, possono contare sui voti del dott. Logatto, capace di portare in dote a Luciana De Francesco oltre 400 preferenze. Logatto potrebbe aspirare alla Poltrona di sindaco a Paola, aumentando il numero dei pretendenti. Il centrodestra unito, a Paola, non è utopia, ma, il futuro candidato sindaco, che potrebbe essere, avrà delle belle gatte da pelare. Vale a dire, se a sinistra non se la passano bene, a destra da sorridere al momento hanno ben poco.

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