Gli amministratori di Praia a Mare hanno realizzato la loro “personale “ recinzione fatta di pali metallici, rete plastificata e grigliato in plastica per delimitare una piccola area di Gigli di Mare sotto l’impianto del vecchio Bocciodromo ora di Talassoterapia.
Poco importa se la gran parte dell’arenile ‘ stato fresato come se fosse un campo agricolo distruggendo e cancellando la presenza dei gigli di mare; poco importa se l’area naturalistica più significativa costituita da dune e gigli di mare sotto la ex Marlane, patrimonio di tutta la comunità praiese, è stata scientemente abbandonata e lasciata al degrado, utilizzata come discarica di rifiuti. Peccato che non si fa niente né per proteggerla e né per valorizzarla, nemmeno una semplice delimitazione con qualche paletto di legno e corda, nemmeno qualche cartello informativo per avvertire della presenza di tale specie protetta, nemmeno dare a noi di Italia Nostra la possibilità di farlo a nostra cura e spese, gratis per il comune.
Poiché trattasi di un sito naturalistico patrimonio della comunità praiese, INVITIAMO PUBBLICAMENTE da queste pagine, che sappiamo lette, ciascun consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione, rappresentanti della volontà popolare, a rendersi conto di persona , a fare un sopralluogo con noi per verificare insieme lo stato inaccettabile e vergognoso di quel luogo che tutti invece hanno il DOVERE di tutelare.Siamo a vostra disposizione.
Vorrà dire pur qual cosa che se la Regione Calabria ha varato un’apposita legge per tutelare la flora autoctona di alto pregio e tra questa i gigli di mare prevedendo un rigoroso sistema di tutela e sanzionatorio che abbiamo seri dubbi sia stato mai applicato malgrado la diverse violazioni segnalate da questa Associazione a chi ha il compito di vigilare.
Il comune di Praia a Mare è consapevole del patrimonio naturale del proprio territorio , ha la necessaria sensibilità per coniugare le esigenze di sviluppo turistico di questo con le sue prerogative paesaggistiche e naturalistiche?
Purtroppo dobbiamo costatare che in questo paese mai si era arrivati a tanta opacità, a tanta indifferenza , ad un atteggiamento di estraneità rispetto alle problematiche ambientali , alla completa assenza di un apertura culturale . Qualcuno sulla nostra pagina ha commentato: “non c’è cultura che tenga sotto le ruote di un trattore”.
Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino