DIAMANTE- Un commento sgradito sulla assenza (a sua detta) dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri alla celebrazione del 4 Novembre a Diamante, e dopo le polemiche scoppiate, il Consigliere comunale di Maggioranza Avv. Francesco Liserre ha rimesso al Sindaco Ordine la delega alla Legalità.
A renderlo noto è lo stesso avvocato Diamantese in un lungo comunicato del quale riportiamo degli estratti solo ed esclusivamente al fine di far comprendere la situazione ai lettori: “…Orbene, all’indomani della solenne celebrazione in onore delle Forze Armate e dell’Unita’ Nazionale, ho inteso rappresentare, non già quale Consigliere Comunale con delega alla Legalità, bensì da libero cittadino, un motivato disappunto, misto ad un senso di stupore e amarezza, nell’aver constatato, unitamente alla maggior parte dei cittadini e del mio gruppo politico di appartenenza, l’inusitata assenza dei militari della locale Stazione dei Carabinieri, impegnati, tuttavia, all’istituzionale presidio durante la coeva cerimonia svoltasi nel limitrofo Comune di Maierà.
Nel mio comunicato non ho potuto esimermi dall’evidenziare il mio personale rammarico, per un’insolita assenza dell’Arma dei Carabinieri, che ha registrato un singolare primato nella nostra comunità; vieppiù, allorquando, neanche un Carabiniere della locale Stazione, ha partecipato alla nostra solenne cerimonia. Il mio libero pensiero, probabilmente travisato, semanticamente e ontologicamente, si è tradotto, per qualche Alto Ufficiale dell’Arma» ed ancora «…Infatti, in un confronto avvenuto, ieri mattina, nella stanza del Sindaco, sono stato tacciato, immeritatamente, da quell’Ufficiale dell’Arma, “di inosservanza dei principi costituzionalmente garantiti”, segnatamente riferiti all’art. 54 della Costituzione, secondo cui “ Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. Pertanto, avendo avvertito in tali improvvide accuse, un’inaccettabile offesa alla mia insopprimibile libertà di espressione e alla mia dignità che, da sempre, hanno rappresentato, per me, ineludibile baluardo e non intendendo più ridurre, a mero simulacro, la sacralità di un principio di legalità, ormai svuotato di forma e di sostanza, rimetto, al Signor Sindaco, la delega alla Legalità, già conferitami, ringraziandolo per la fiducia riposta nei miei confronti, parimenti ricambiata con stima e affetto».
































